Il mister giallorosso commenta la pesantissima sconfitta di Manchester con grande amarezza.
Il sogno è svanito. L’Europa League, tanto ambita e tanto cercata dalla Roma di Paulo Fonseca, rischia di diventare un lontanissimo miraggio dopo il roboante 6-2 subito in casa del Manchester United.
Eppure poteva finire in modo diverso e al netto dei tanti infortuni subiti in partita, la squadra avrebbe potuto (e dovuto) replicare l’ottimo primo tempo mostrato.
Il vantaggio di 1-2 dopo i primi 45 minuti è divenuto rapidamente una flebile fiamma spenta dall’uragano dello United e da un secondo tempo inspiegabilmente negativo.
Fonseca, ai microfoni nel post-partita, spiega come questa sconfitta sia pesante per molteplici motivi.
Il primo tempo era piaciuto al mister portoghese, ma nel secondo tempo, come dice Fonseca, è stato sbagliato tutto. La Roma è stata condizionata dagli infortuni e dalla rimonta dello United, fino ad arrendersi troppo presto in una partita che doveva essere interpretata con uno spirito diverso nella seconda metà di gioco.
Un black out difficile da spiegare se non con una mancanza di mentalità e una grande fatica nel ritrovare le motivazioni giuste.
Fonseca rimarca che nel secondo tempo la squadra non è esistita, arrendendosi al Manchester con troppa facilità ed è difficile, per ogni allenatore, riuscire a recuperare una squadra che dal punto di vista emotivo ha smesso di crederci.
Il rapporto con la Roma sembra, ormai, deteriorato e con grande chiarezza il mister capitolino si assume tutte le responsabilità del fallimento europeo e del campionato al di sotto delle aspettative.
La Roma esce a pezzi dalla sfida dell’Old Trafford e per la prima volta Fonseca recita le parole “Sono preoccupato” quando gli chiedono delle partite ancora da affrontare.
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