L’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del big match contro il Milan. Il tecnico bianconero ha spostato tutta la pressione sui rossoneri ed è convinto che la sua squadra giocherà una gran partita.
Domani alle ore 20:45 primo big match all’Allianz Stadium per la Juventus che ospiterà il Milan nel posticipo domenicale della quinta giornata di Serie A.
La Juventus ha conquistato il suo primo successo in stagione andando a vincere in casa del Malmoe in Champions League per 3-0 ed ora punta alla prima vittoria in campionato. Il Milan è uscito sconfitto 3-2 da Liverpool a testa alta ed in campionato ha vinto tutte le partite fin qui disputate.
Al di là della classifica, Juventus-Milan resta sempre una partita di grande importanza e sia i bianconeri che rossoneri hanno le stesse chance di portare a casa i 3 punti. In conferenza stampa, però, Massimiliano Allegri ha giocato un po’ a nascondersi, spostando la pressione sul Milan: “È sempre Juventus-Milan una delle più importanti partite del campionato se non la più importante. Il Milan sta giocando molto bene da un anno e hanno delle certezze importanti. Noi stiamo crescendo e sono 7-8 giorni che siamo tutti insieme. La partita di domani è molto più importante per loro che per noi”.
Per quanto riguarda la formazione di domani, Allegri ha ancora qualche dubbio in tutti i reparti considerati i tanti impegni che la Juventus avrà in questo periodo prima della prossima sosta. Uno di questi è Federico Chiesa, con il tecnico bianconero che ha riconosciuto le sue qualità, ma sottolineando come debba ancora migliorare. L’ex Fiorentina ha recuperato ormai dal suo infortunio ed Allegri non ha ancora deciso se farlo giocare dal 1′ o meno.
Nel Milan non ci sarà Ibrahimovic, con Allegri che ha dichiarato come lo svedese nonostante l’età sia ancora un giocatore molto importante per la propria squadra. Il tecnico ha ritenuto poi prematuro fare dei bilanci ad inzio campionato: “Il primo bilancio di questa stagione lo faremo a novembre dopo che sono state giocate un paio di partite in più e credo che saremo in una posizione diversa”.
La Juventus è in ritardo in classifica, mentre le altre squadre corrono. Allegri, tuttavia, ha chiesto equilibrio, sottolineando come sia impossibile vedere una squadra dominare il campionato, considerato che puoi perder punti con chiunque in Serie A: “Secondo me non c’è una squadra che può dominare il campionato. Fai presto sia a perdere punti che a recuperarli. Noi dobbiamo continuare a lavorare cercando di recuperare il terreno che abbiamo perso ad inizio campionato, vediamo domani sera cosa siamo in grado di fare. Sicuramente faremo una bella partita, poi il risultato vedremo. Ora dopo Malmo non è che siamo diventati fenomeni come prima non eravamo scarsi, ci vuole equilibrio e desiderio di essere i migliori”.
Allegri ha confermato di star battendo di più sul fattore psicologico, dichiarando come la Juventus debba lavorare per vincere il campionato e non la singola gara. Il tecnico livornese ha affermato come per fare questo ci voglia continuità e solo chi sarà più continuo riuscirà a vincere il campionato.
Chi sta giocando più poco del previsto in questo avvio di stagione è Matthijs De Ligt. Il difensore olandese, al momento, appare dietro le gerarchie di Allegri che però ha speso parole importanti per lui: “De Ligt ha 22 anni ed è un giocatore molto bravo. Quando è arrivato alla Juventus aveva 20 anni, è stato pagato tanto e dopo che è arrivato qui qualcuno l’ha descritto come futuro pallone d’oro. Ci vuole calma, la maglia della Juve pesa. Chiellini ha 20 anni forse era peggio ma poi a 28 è diventato un giocatore serio. È un ragazzo giovane con delle caratteristiche importanti che sta attraversando un percorso normale. De Ligt è un giocatore giovane molto bravo che ha caratteristiche per giocare tanti anni alla Juventus e non dipende da una partita sola”.
A domanda sul se abbia trovato una Juventus con meno responsabilità rispetto al passato, Allegri ha risposto di aver trovato una Juventus diversa. L’allenatore bianconero ha affermato come ci siano tanti volti nuovi e che è sbagliato paragonare la Juve di oggi con quella del passato, sottolineando come quell’attuale abbia una sua identità che solo nel tempo potrà consolidare.
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