Juventus – Chelsea 1-0, voti e pagelle: vittoria di concretezza e resilienza

La Juventus supera quello che è stato, fino a questo momento, forse il più importante banco di prova stagionale.

La banda di Max Allegri, per la 2^ giornata della fase a gironi della UEFA Champions League, sconfigge in casa il Chelsea di Thomas Tuchel Campione d’Europa in carica, 1-0, match deciso da Federico Chiesa dopo appena 11 secondi da inizio ripresa.

Il tutto al termine di un match in cui il copione è stato chiaro sin dall’inizio: Blues ad agire di possesso palla e tentativi di assedio della metà campo avversaria, bianconeri a coprirsi molto bene negli ultimi 25-30 metri, e ad agire di ripartenze veloci e contropiede.

Il primo arriva già dopo manco 10 minuti di gioco, ma Rabiot – serata altalenante – spreca tutto, fallendo l’apertura verso lo smarcatissimo Chiesa.

Il figlio d’arte, decisivo, autore del gol e ancora una volta migliore in campo, è la vera anima di questa squadra.

Quando parte in progressione son sembre brividi per la difesa dei Blues.

Come accade al 20′ quando intercetta un errato retropassaggio dell’ex interista Kovacic e si immola verso l’area avversaria, sfiorando il palo alla destra di Mendy.

I Blues proseguono il loro lavoro di assedio ma di fatto non battono mai chiodo.

Ogni cross o tentativo dalla distanza vengono respinti dai bianconeri di turno.

Sia Bentancur, prezioso in fase di interdizione, sia i centrali difensivi bianconeri, capitan Bonucci e il redivivo De Ligt, finalmente autori di una prestazione.

Entrambi in particolare oscurano di fatto Lukaku, intercettato praticamente in tutte le occasioni ora da uno ora dall’altro centrale, con Bonucci in particolare, che ha anche l’ardire di contrastarlo fisicamente spalla a spalla…

Nella ripresa la concretezza bianconera da subito i suoi frutti: una splendida azione conclusa con un meraviglioso corridoio d’esterno di Bernardeschi che imbecca in area Chiesa, con il figlio d’arte che non ci pensa due volte a piazzare il collo interno sinistro sotto l’incrocio alla destra di Mendy.

2° gol stagionale per l’ex Viola, primo dei quali in questa Champions, a coronare una prestazione ancora strepitosa.

Il resto del match è sostanzialmente tutto controllo del seppur lieve vantaggio da parte della Juve.

Che ha solo un’altra vera occasione, con ancora l’altalenante Rabiot che fa una delle cose buone della partita, sventagliando un gran cross a cambiar gioco dalla fascia sinistra alla destra per Cuadrado, con il tocco al volo del colombiano a imbeccare a centro area Bernardeschi, che sotto misura fallisce clamorosamente il raddoppio.

Il Chelsea continua a provarci, e Tuchel prova a correre ai ripari andando a mettere propulsione sulle fasce e muscoli a centrocampo, con gli ingressi di Hudson-Odoi, Loftus-Cheek, Chalobah e Chillwell, che saranno i migliori in campo.

Di fatto dopo gli ingressi e praticamente nei minuti finali della partita arrivano le vere palle gol degli ospiti.

Un pressoché evanescente Lukaku, servito da un involontario assist di un altro nuovo entrato, Kulusevski, gira a rete di sinistro ma sfiora la traversa.

Poi in pieno finale di partita, l’eroe dell’ultima finalissima di Champions, il giovane tedesco Kai Havertz, mette due volte i brividi a Szczesny con due colpi di testa insidiosi – di più il secondo – ma entrambi alti di poco.

Sostanzialmente un capolavoro tattico della banda di Allegri, che priva dell’attacco titolare Chiesa-Dybala, fa di necessità virtù, applicando alla lettera e con pochissime sbavature l’unico approccio tattico possibile in una partita del genere e con le risorse umane a disposizione.

Voti e pagelle

Szczesny, voto 6.

Serata tutt’altro che impegnativa per lui, che però dimostra di aver superato la difficile fase iniziale, bloccando con sicurezza ogni pallone che gli capita a tiro.

Bonucci, voto 7.

Partita praticamente perfetta per il capitano. Anche lui sembra essere tornato quello che conosciamo. Sempre attento su ogni incursione dei Blues, respinge ogni pallone a tiro, oscura Lukaku – quasi mettendosi a competere fisicamente con lui.

Ma non finisce qui, da il suo supporto anche alla fase difensiva: parte da uno dei suoi ormai collaudati lanci lunghi il pallone che Chiesa tramuterà nel gol partita già a inizio secondo tempo, e sempre nella ripresa fa stropicciare gli occhi a tutto lo Stadium, uscendo dall’area di rigore stile Cannavaro a Germania 2006 e tentanto di immolarsi verso l’area avversaria a mò di centravanti…

Redivivo è dir poco.

De Ligt, voto 7.

Fa eco al più anziano collega nonché suo capitano. Anche lui sempre attentissimo e vigile e in diverse occasioni intercetta Lukaku. Dimostra segni di miglioramento e voglia di crescere.

Chiellini, voto 6.5.

Fa specie vederlo non titolare in un big match come questo contro i Campioni d’Europa ed entrare pressoché a fine partita.

Ma entra e dice come sempre la sua in termini di copertura e fisicità – anche lui fa a spallate con Lukaku…

Ma soprattutto è fondamentale la carica che da, incitando la sua curva e i suoi compagni ogni volta che compie un intervento.

Un vero veterano !

Alex Sandro, voto 6.

Stavolta poco attivo in fase di spinta sulle fasce ma fa un buon lavoro di ripiegamento, respingendo diversi cross avversari.

Danilo, voto 6.

Idem con patate con il connazionale, dalle sue parti quasi non passa un cross…

Bentancur, voto 6.5

Preziosissimo in fase di interdizione, si comporta da classico centrocampista ‘di rottura’, del gioco avversario, si intende. Da anche lui grossi segni di miglioramento.

Rabiot, voto 6.

Strana partita la sua.

Inizia male, fallendo miseramente un’apertura che avrebbe spianato a Chiesa la via della porta avversaria.

Alterna buone giocate e copertura in mediana alle sue classiche disattenzioni in fase di disimpegno.

Nella ripresa fa la sua cosa migliore, cambiando gioco verso Cuadrado con una splendida sventagliata, azione conclusa dal gol mangiato da Bernardeschi.

Deve ancora crescere tanto, ma si merita la sufficienza.

Chiesa, voto 8.

La sua immancabile spinta propulsiva, sfiora un gol al 20′, realizza quello decisivo a 11 secondo dal fischio della ripresa, svaria su tutto il fronte d’attacco, e ogni volta che prende palla e spinge sulle fasce, sono brividi freddi lungo la schiena dei londinesi.

La vera anima di questa squadra !

Bernardeschi, voto 6.5

Reinventato attaccante, fa di necessità virtù, agendo bene di sponda, allargandosi sulle fasce, fornendo lo splendido assist per il gol decisivo. Forse la sua miglior partita da inizio stagione.

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