La Juventus cade ancora.
La banda di Max Allegri perde in casa 0-1 la sfida contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini valevole per la 14^ giornata di Serie A.
Per i bianconeri seconda sconfitta consecutiva in stagione, dopo il tremendo KO 4-0 in casa del Chelsea.
Ancora una volta una prestazione insufficiente per i bianconeri, totalmente incapaci di reagire.
Squadra che per lunghi tratti del match sembrava funzionare soprattutto a livello difensivo.
Con Bonucci e de Ligt accorti come sanno essere loro, capaci di chiudere gli spazi ad una Dea che, contrariamente a quanto è abituata, non trova gli spazi giusti per sfondare.
Certo, da questo punto di vista anche gli orobici sono messi molto bene.
Vedasi Toloi, che nel primo tempo ferma alla grande una pericolosa incursione di Chiesa, Djimsiti che lo emula su McKennie nella ripresa, l’ex di turno Demiral autore di un match di grande sostanza.
Juve che essenzialmente gestisce il possesso palla ma rendendolo piuttosto sterile, tirando in porta pochissimo.
Il più convincente forse Dybala, che nel finale sfiora un pari che sostanzialmente sarebbe stato il risultato più giusto, colpendo la traversa su magistrale calcio piazzato.
Non che l’Atalanta faccia molto di più.
La Dea, come anticipato, gioca una gara molto diversa dal suo solito, grazie anche ad una Juve compatta nonostante la sconfitta.
Gol di Zapata a parte – peraltro nato da un errore in disimpegno di Federico Chiesa – di fatto gli orobici non effettuano altre conclusioni nello specchio della porta.
Juve che indubbiamente ha ancora tantissimo su cui lavorare, sul piano psicologico prima ancora che tattico.
Questa sconfitta è maledettamente simile a quella contro l’Empoli, identica nel risultato e nelle modalità – gol subito nel primo tempo e mancata reazione.
Per la Juve è già la sesta sconfitta stagionale, quinta delle quali in campionato, la metà, 3 su 6 appunto, fra le mura amiche, dopo quelle contro Empoli e Sassuolo.
Per l’Atalanta una vittoria storica: la Dea non vinceva in casa della Juve da 32 anni !
Voti e pagelle.
De Ligt, voto 6.5
Gioca una buona partita in fase di contenimento, molto accorto e attento, il gol subito non è colpa sua.
Bonucci, voto 6.5
Sta appresso al più giovane collega facendogli quasi da mentore.
Cuadrado, voto 5.5.
La sua spinta sulla fascia questa volta è più carente.
Alex Sandro, voto 5.
Serata piuttosto insufficiente, non riesce mai ad allargarsi sulla fascia, bloccato dalla mediana orobica.
Chiesa, voto 6.
Lui lotta sempre, ma non basta.
McKennie, voto 6.
Sulla destra sostituisce il collega colombiano, mostrando qualche segno di miglioramento, nella ripresa lanciato a rete potrebbe puntare al gol ma Djimsiti lo anticipa.
Dybala, voto 7-
ll migliore dei bianconeri.
Quello più intraprendente, quello che ci prova di più, meritava il gol.
Morata, voto 4.5.
Di contro, il peggiore bianconero. Un autentico corpo estraneo in campo.
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