La storia è stata scritta. Quarto scudetto consecutivo, quarta Coppa Italia consecutiva e uno strapotere destinato (forse) a durare ancora per qualche anno. Dopo questo ennesimo record, rimane soltanto una domanda: che ne sarà di questa Juventus?
Le risposte sono molteplici e ieri sera Allegri, alle domande un po’ irriverenti di Sconcerti che parlava di ciclo finito e di squadra che inizia un po’ a scricchiolare, ha perso la pazienza.
Allegri è convinto che questa squadra possa dare ancora molto e se quest’anno non è stata la solita Juventus schiacciasassi, parte del merito è da ridistribuire alle avversarie (soprattutto il Napoli) che hanno disputato un’annata esaltante e che hanno messo in seria difficoltà il primato dei bianconeri.
Il quarto doblete è impreziosito da due finali di Champions League (perse con Real Madrid e Barcellona) e due eliminazioni all’ultimo secondo ai quarti di finale (con Bayern Monaco e Real Madrid).
Difficile che la Juventus possa privarsi di Allegri, che al momento senza dubbio è uno dei migliori allenatori in circolazione. Servirà soltanto rinforzare la rosa nei reparti dove l’età sta avanzando. Buffon è giunto al termine della sua carriera e sul viale del tramonto ci sono Chiellini, Lichtsteiner, Barzagli. I giocatori che hanno scritto la storia della Juventus e che ora si apprestano ad appendere le scarpe al chiodo. Benatia, Rugani e Caldara cercheranno di non farli rimpiangere…
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