Nuovo CT dell’Italia: con Mancini prossimo alle dimissioni, la Federcalcio sonda i sostituti. In pole il tandem formato da Cannavaro e Lippi, favoriti perché già in sintonia con l’ambiente azzurro. Occhio alle alternative: dalla leva giovane, formata da Gattuso e Pirlo, a due mister più esperti come Ranieri e Ancelotti.
L’Italia, dopo essere stata eliminata dalle qualificazioni Mondiali, si appresta a voltare pagina e cominciare un nuovo corso della propria storia. Il CT Mancini sembra orientato a dare le proprie dimissioni e così, seppur a malincuore, il presidente Federale Gabriele Gravina ha cominciato a vagliare le possibili alternative.
Il nome, o sarebbe meglio dire i nomi, che maggiormente circolano in queste ore sono quelli di Fabio Cannavaro e Marcello Lippi, come vi abbiamo anticipato in un articolo apparso sulle nostre pagine pochi minuti fa.
L’allievo e il maestro, dunque, per riportare in alto il tricolore. D’altronde, nomi più appropriati non potrebbero esservi, dacché stiamo parlando dell’ultimo CT campione del mondo con la Nazionale e del capitano di quella squadra, che il 9 luglio 2006 battè la Francia di Zidane ai rigori per aggiudicarsi la coppa.
Secondo il notiziario Sport Mediaset, quella del duo Lippi-Cannavaro sarebbe la candidatura più forte al momento. Il motivo risiede nella conoscenza che entrambi hanno dell’ambiente di Coverciano, nonché dell’apporto indelebile dato alla storia azzurra, con quella pagina indimenticabile scritta nel 2006.
Ranieri o Ancelotti condottieri di esperienza
Se Cannavaro e Lippi sono i nomi più papabili, non bisogna dimenticare altre candidature d’altrettanto spessore. Stanno circolando i nomi di Ranieri e Ancelotti (quest’ultimo citato anche dalla Gazzetta dello Sport).
Si tratta di due profili esperti, entrambi “in età” da Nazionale. Convincere Ranieri sarebbe più facile rispetto ad Ancelotti che, come abbiamo sottolineato in un altro articolo, è legato al Real Madrid da un contratto triennale. Il mister testaccino, invece, ha vissuto la sua ultima esperienza professionale sulla panchina del Watford, che l’ha esonerato in gennaio.
Sicuramente, Ranieri vanta un palmares meno prestigioso rispetto ad Ancelotti, ma tutti nella memoria hanno impressa l’impresa compiuta con il Leicester, condotto al titolo da squadra che aveva ambizioni di salvezza. Un “uomo dei miracoli” (come miracolosa fu la salvezza ottenuta col Parma nel 2007, dopo aver ereditato la squadra al penultimo posto). Un uomo che quindi potrebbe rivelarsi giusto per risollevare la Nazionale dal proprio fallimento.
Gattuso e Pirlo alternative giovani
Gli ultimi due nomi ipotizzati in queste ore sono quelli di Andrea Pirlo e Gennaro Gattuso. Anche loro campioni del mondo nel 2006, ma sicuramente privi del pedegree di un uomo come Lippi in panchina. Se l’ipotesi Pirlo ci sembra alquanto improbabile (conta un solo anno in panchina, culminato in un esonero da parte della Juventus), Gattuso potrebbe stuzzicare maggiormente la fantasia di Gravina.
Il mister calabrese ha già alcune esperienze importanti alle spalle (Milan, Napoli), e conta nel palmares la vittoria di una Coppa Italia, alla guida della compagine partenopea. Esperienze anche all’estero, dove ha allenato il Sion e l’OFI Creta. Un profilo più “completo” rispetto a quello di Pirlo, insomma, e che potrebbe instaurare un ottimo legame col gruppo, vista la giovane età.
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