La selezione azzurra è pronta ad una rivoluzione tra possibili sorprese e giocatori da confermare che sostituiranno, in leadership, i tanti addii.
Dalle ceneri di un fallimento dovrà nascere l’Italia del futuro che, si spera, potrà vendicare i negativi eventi di questi ultimi anni legati tutti alla voce “Mondiale” che sembra diventato un incubo per noi.
La necessità di cambiare c’è e la speranza è che questo fallimento possa servire da lezione e da monito anche per le squadre della nostra Serie A che saranno chiamate a dare maggior spazio ai nostri giovani.
Tra addii più o meno dolorosi, l’Italia dovrà cambiare pelle per dimostrarsi più forte di prima e con maggiore grinta e volontà, perché un paese che vive di calcio non può, ulteriormente, mancare il Mondiale.
I probabili addii della Nazionale
Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci: Partiamo da loro, il capitano e il vice di questa selezione nonché, senza ombra di dubbio, gli addii più sofferti e dolorosi che dobbiamo affrontare. Non hanno avuto la possibilità (Chiellini solo per pochissimi minuti) di cambiare le sorti del destino azzurro, ma l’età anagrafica spinge a dover pensare che la loro era è finita. Meritavano un Mondiale da protagonista, usciranno di scena (almeno Chiellini sicuramente) senza questo piacere, ma con un Europeo giocato al top.
Alessandro Florenzi: Già molti invocavano la convocazione di Calabria anziché la sua, ma le sue doti da leader avevano convinto Mancini a confermarlo come titolare. Al prossimo appuntamento mondiale avrà 35 anni… tanti, forse troppi.
Lorenzo Insigne: Andrà in Canada, a Toronto, dopo aver deluso con la maglia numero 10 azzurra. Giocatore spesso discontinuo in Nazionale che in MLS rischierà totalmente il posto nella selezione azzurra e probabilmente lo perderà.
Ciro Immobile: Situazione simile a Insigne. Purtroppo in Nazionale il bomber Ciro si trasforma in un giocatore estremamente prevedibile che alla lunga potrebbe essere surclassato dai giovani rampanti della fase offensiva.
Le conferme e i giovani da cui ripartire
Federico Chiesa: La sua mancanza si è ampiamente sentita. L’unico azzurro in mezzo al campo che dimostra sempre grinta e qualità, l’età è dalla sua parte e se torna bene dal suo infortunio forse parliamo dell’unico vero fuoriclasse (potenziale) di questa selezione.
Marco Verratti: Mente, cervello e spesso anche cuore di questa Nazionale. Nel match contro la Macedonia ha giocato da solo. Qualità sopraffina e doti da trascinatore… finché ci sarà e se gli infortuni lo permetteranno, non può esserci Italia senza Verratti.
Alessandro Bastoni: Ha personalità e bravura sia in marcatura che palla al piede. Con Chiello e Bonucci che vanno via, la difesa riparte da lui.
Gianluigi Donnarumma: Sta vivendo un periodo decisamente negativo, ma ha tempo per poter rimediare. Il portierone della nostra Nazionale difenderà i pali azzurri per molto tempo ancora.
Sandro Tonali, Manuel Locatelli e Nicolò Barella: Il giovane, la possibile conferma e la possibile rinascita. Se Tonali rappresenta il nuovo che avanza in un’annata molto positiva, Locatelli (che non ha potuto giocare a causa del Covid) deve confermare le buone impressioni viste fino ad oggi in maglia azzurra. Barella, invece, deve tornare ai suoi livelli abituali per essere uno dei grandi trascinatori della Nazionale.
Lorenzo Pellegrini: Già con la Roma si sta responsabilizzando. Adesso serve il definitivo salto di qualità, ma l’Italia riparte anche da lui.
Giacomo Raspadori: Il futuro è suo. Nessuno gli toglierà la possibilità di giocarsi le sue carte in Nazionale, lui che, già con la Macedonia, ha dimostrato di poter far meglio di Insigne e Immobile.
Gianluca Scamacca: All’Italia serve una punta che faccia gol e attualmente l’unica alternativa plausibile a Immobile è proprio Scamacca. Ha 23 anni e tutta una carriera davanti, può farcela.
Le possibili giovani scommesse
Marco Carnesecchi: Difficile togliere il posto a Donnarumma, ma occhio all’estremo difensore della Cremonese e dell’Under 21… ha grandi doti.
Matteo Lovato, Mattia Viti, Caleb Okoli, Fabiano Parisi e Destiny Udogie: Questi i nomi della possibile difesa del futuro. La loro stagione è un crescendo e chissà non riescano definitivamente ad esplodere.
Raoul Bellanova: Altro difensore (terzino) ma merita menzione speciale. Bellanova sta facendo benissimo con il Cagliari e gioca titolare. Potenziale crack per la Nazionale.
Samuele Ricci e Nicolò Rovella: Il vero centrocampo del futuro. Entrambi protagonisti in Serie A con buonissimi risultati. Serve il salto di qualità e serve che i due facciano esperienza, anche perché il talento c’è.
Nicolò Fagioli e Luca Zanimacchia: Attualmente in forze alla Cremonese. Occhio perché la loro stagione, fin ora, è stata ottima.
Lorenzo Lucca e Luca Moro: I bomber del futuro? Vedremo. Lucca dopo una grande partenza sta faticando ma resta un grande talento in prospettiva. Moro ha fatto ferro e fuoco in Serie C, vedremo nelle serie superiori.
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