Il CT azzurro ha parlato dopo la vittoria di misura contro il Galles che ha regalato il primato del Gruppo A.
Finisce come meglio non poteva la fase a gironi dell’Italia che, con la vittoria per 1-0 contro il Galles, scaccia tutti i fantasmi di un possibile “biscotto” preparato dagli azzurri per entrare in quella che, probabilmente, sarà la parte di tabellone più agevole.
Gli azzurri chiudono il Gruppo A a punteggio pieno, segnando 7 gol e non subendo neppure una rete dopo tre partite di grande spessore. Il turnover di oggi non ha depresso il gioco spumeggiante visto nelle prime due uscite e tutti gli effettivi si sono fatti trovare pronti dal punto di vista tecnico.
25 giocatori su 26, ad eccezione del solo Meret, hanno partecipato, almeno per un minuto, in questo Europeo e ciò dimostra quanto il gruppo di Mancini sia coeso. Il gol di Pessina dimostra come i cosiddetti “jolly” che la panchina offre sono realmente validi e potranno, durante il percorso della nostra avventura europea, aiutare la tattica azzurra.
Anche il CT, in conferenza stampa, si esalta in conferenza stampa dicendo che meglio di così non si poteva fare, se non in zona gol dove l’Italia, anche per i ritmi bassi che la partita ha avuto, non è stata sempre risolutiva.
L’1-0 con il Galles regala a Mancini la possibilità di andare al Wembley a giocare gli ottavi di finale, ma diventa anche la trentesima partita con un risultato utile della sua gestione. Ciò permette al CT di eguagliare il record della leggenda Vittorio Pozzo e Mancini parla proprio di questo dicendo di essere molto emozionato di aver tagliato questo traguardo, ma di non poter essere paragonato a Pozzo perché bisognerebbe prima vincere trofei importanti.
A Wembley, adesso, inizierà un altro torneo e le speranze dell’allenatore è di rivedere quello stadio per l’atto finale della competizione, dunque, in barba anche all’eccessiva scaramanzia, non nasconde la voglia e la convinzione di vedere questo gruppo in finale.
Ottima anche la prestazione del rientrante Verratti che darà, a detta del mister, l’imbarazzo della scelta su una possibile titolarità sua o di Locatelli, senza parlare di Pessina che ha giocato una partita molto solida impreziosita dal gol.
L’Italia, anche oggi, ha risposto presente e questa volta l’ha fatto con i giocatori che si erano messi meno in mostra: Federico Chiesa è stato eletto MVP della partita dalla UEFA, Bernardeschi ha mostrato cose interessanti e l’accoppiata Toloi-Acerbi ha convinto.
Adesso, testa alle fasi finali, con la convinzione di avere una selezione che onorerà la maglia.
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