Salta l’accordo tra Inter e Pimco per estinguere il prestito di 375 milioni di Oaktree, adesso i nerazzurri rischiano di finire seriamente nelle mani del fondo statunitense.
La festa scudetto dell’Inter con tanto di alzata della coppa in programma domani in prima serata nella gara di San Siro contro la Lazio rischia di essere rovinata dalla notizia odierna relativa alla trattativa saltata tra l’Inter e Pimco. I nerazzurri avevano trovato un’intesa con la multinazionale americana per l’ottenimento della liquidità di un prestito che a sua volta sarebbe andato ad estinguere il debito nerazzurro di 375 milioni di euro maturato in 3 anni nei confronti di Oaktree.
L’accordo della restituzione di tale prestito era stato concordato dai nerazzurri con Oaktree per il prossimo 22 maggio, giorno in cui si decideranno le effettive sorti del destino societario interista. A livello dirigenziale, però, anche se la società meneghina dovesse improvvisamente ritrovarsi ad avere un proprietario nuovo come la multinazionale americana, non dovrebbe essere mosso assolutamente nulla.
L’Inter, infatti, negli ultimi anni è stato oggetto di moltissimi traguardi importanti in termini sia economici che societari. Il ciclo vincente del club va avanti incontrastato oramai da ben oltre 4 anni, anche grazie all’ottimo lavoro portato avanti da dirigenti come Marotta, Ausilio e Antonello. Proprio in virtù del lavoro fatto da questi ultimi nelle ultime stagioni, anche se l’Inter dovesse scivolare nelle mani di Oaktree, il fondo difficilmente opterà per rimescolare le carte in tavola alla guida dirigenziale.
I possibili scenari dopo il 22 maggio
Scenario n°1: L’Inter e Oaktree pattuiscono un prolungamento delle scadenze.
Risulta veramente difficile credere che Suning possa racimolare una somma così esosa in pochissimi giorni, al colosso cinese infatti servirebbe molto più tempo per poter rientrare e quindi non è da escludere che quest’ultimo possa decidere di pattuire con la controparte uno slittamento delle date di restituzione. Scenario molto complesso considerato che gli statunitensi non hanno mai dato modo in questi tre anni di poter aprire a tale possibilità.
Scenario n°2: Oaktree chiede l’immediato pagamento del debito.
È orami noto da molto tempo che Suning non possiede la forza economica per poter estinguere in debito con le proprie forze, quindi si arriverà alla giornata di mercoledì prossimo con il fondo americano detentore delle quote di maggioranza dell’Inter. La gestione societaria del fondo non sarebbe comunque un qualcosa di nuovo visto che al momento della concessione del prestito, Oaktree aveva fatto entrare dei propri rappresentati nella società interista per monitorare da vicino i propri interessi.
Scenario n°3: Ridefinizione del finanziamento.
Questa è l’ipotesi al momento più lontana, ovvero quella che il fondo possa sedersi nuovamente a tavolino per ridiscutere con Suning un nuovo piano di rientro del finanziamento concesso. In questo caso Oaktree potrebbe optare per lasciare comunque in carica il colosso cinese ed optare per un piano di rientro economico esclusivamente tecnico, attraverso la cessione dei calciatori più illustri oppure attraverso i successi ottenuti sul campo, con conseguente aumento del tasso di interesse.
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