Il tecnico portoghese ha parlato, in conferenza stampa, riguardo la partita di domani contro l’Inter ed il suo futuro da allenatore.
Sarà una partita molto importante per le ambizioni europee della Roma che, nonostante un campionato ampiamente compromesso, sta ancora lottando per mantenere ben saldo quel settimo posto che donerebbe almeno l’accesso alla prima edizione della UEFA Conference League.
Di fronte, però, ci sarà un Inter che non sembra essere doma nonostante lo scudetto già archiviato e i preparativi per festeggiare, insieme al pubblico, il diciannovesimo tricolore della storia del club.
Per questo Fonseca, che ha parlato oggi in conferenza stampa, vuole una Roma attenta e decisa per arginare le manovre dei neroazzurri di Antonio Conte.
Sono parole d’elogio, quelle che l’attuale allenatore dei giallorossi, spende per i propri avversari. Fonseca ammette l’enorme valore dei padroni di casa dell’infrasettimanale di domani e fa i complimenti per il titolo conquistato, avvertendo i suoi della grande pericolosità dei neroazzurri in fase offensiva.
Lascia l’amaro in bocca, però, la consapevolezza che questo grande match non avrà, da ambo le parti, gli stimoli sperati e proprio di questo Fonseca ha voluto parlare.
La vertiginosa caduta dei giallorossi, avvenuta da Marzo in poi, non è figlia di scelte volontarie nate a causa della spedizione europea, ma nonostante ciò è inevitabile anche per il tecnico portoghese pensare che la semifinale di Europa League (e i tanti infortuni) hanno inconsciamente pesato sulle energie nervose dei suoi.
Domani, a Milano, ci sarà ancora il 4-2-3-1, modulo che Fonseca predilige e che nelle ultime uscite è tornato ad usare e potrebbero esserci minuti per giocatori come El Shaarawy, Villar o Carles Perez, ormai saldamente recuperati.
Potrebbe esserci spazio anche per i giovani Darboe e Zalewski che stanno stupendo tutti per personalità e giocate proposte nella loro prima settimana da protagonisti nella squadra maggiore.
Anche Fonseca è rimasto molto sorpreso dei suoi ragazzi e predice che i due avranno un futuro radioso nella Roma. Futuro che lui, logicamente, non avrà più dato l’insediamento di Josè Mourinho.
Il tecnico capitolino non sa ancora cosa gli riserverà il futuro, ma non è detto che questa sarà la sua unica avventura su una panchina italiana.
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