Secondo il NOIF della FIGC sono sei le squadre della Serie A a non rispettare l’indice di liquidità dello 0,6, cioè Bologna, Cagliari, Empoli, Genoa, Lazio e Sassuolo, che rischiano di essere bloccate e non poter fare calciomercato a gennaio 2022
Tutti conoscono il Fair Play Finanziario della UEFA, ma nessuno, o forse solo pochi, conosce l’indicatore di liquidità, conosciuto più comunemente come indice di qualità, nelle norme organizzative interne federali della FIGC.
Cos’è l’indicatore di liquidità o indice di qualità?
La FIGC ha delle norme interne, chiamate indicativamente come NOIF, in cui c’è l’indicatore di liquidità, conosciuto anche come l’indice di qualità,
Esso è il rapporto tra le attività e le passività correnti, cioè misura la capacità dei club di Serie A di rispettare gli oneri finanziari in un periodo relativamente breve.
Il valore risulta più alto quando un club è solvibile, cioè in grado di fare fronte agli impegni finanziari, per cui è preferibile abbassarlo più più possibile per affrontare i momenti di difficoltà.
D’altronde, il CoViSoC controlla regolarmente e periodicamente l’indicatore di liquidità, o indice di qualità dir si voglia, perché è necessario rispettare il limite imposto dalla FIGC, attualmente abbassato allo 0,6 a causa dell’emergenza sanitaria ed economica dovuta alle norme anti Covid-19, per poter essere ammesso o non ammesso al campionato successivo.
In realtà, lo sforamento del valore minimo non è un blocco al mercato, perché le proprietà possono sempre risistemare l’indicatore di liquidità, o indice di qualità, attraverso aumenti di capitale o cessioni.
Bologna, Cagliari, Empoli, Genoa, Lazio e Sassuolo non hanno rispetto l’indice di liquidità
Nelle ultime ore, però, la Lega Serie A, tramite il proprio ad Luigi De Siervo, avrebbe spedito una lettera alle venti società del massimo campionato italiano indicando la presenza di ben sei squadre che risultano inadempienti e non rispettano, quindi, l’indicatore di liquidità.
Infatti, Bologna, Cagliari, Empoli, Genoa, Lazio e Sassuolo risulterebbero non conformi rispetto al limite dello 0,6 dell’indice di qualità, diversamente, invece, dagli altri quattordici club, tutti pienamente nel confine di tolleranza della FIGC.
Il mercato per queste squadre sarebbe in stallo, ma il Sassuolo avrebbe già ovviato al problema con la cessione di Jeremy Boga all’Atalanta per 22 milioni di euro più bonus.
Da parte loro, Bologna, Cagliari, Empoli, Genoa e Lazio dovranno procedere a qualche cessione oppure ad aumento di capitali, ma possono sempre completare operazioni con la formula del prestito gratuito.
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