La favola del Chievo Verona può continuare. Escluso dal professionismo nel 2021quando era in Serie B per inadempienze finanziare e fallito successivamente nel giugno del 2022, nella giornata odierna, 10 maggio 2024, il marchio storico è stato rilevato dal presidente della Clivense: Sergio Pellissier.
Il Chievo Verona ha fatto sognare non solo i veronesi, ma tanti italiani anticonformisti che si rivedano nei mussi volanti capaci di competere con le big italiane. Come non ricordare il miracolo Chievo che nel primo anno di Serie A con Del Neri in panchina arrivò al quinto posto e di conseguenza si aggiudicò un posto in Coppa Uefa.
Il Chievo Verona oltre a giocare in Serie A per undici stagioni, dopo la sentenza di Calciopoli del 2006, ha potuto giocare anche i preliminari di Champions League per poi essere sconfitto dai bulgari del Levski Sofia.
Nel 2021 il Chievo Verona ha giocato per l’ultima volta in Serie B e da quel momento non è ripartito nemmeno nel calcio dilettantistico. Dichiarato fallito nel 2022, il marchio storico è stato messo all’asta.
Pellissier simbolo del Chievo: capitano e non solo
Se c’è un uomo simbolo del Chievo Verona, senza dubbio quello è Sergio Pellissier. Ha vestito la maglia dei Mussi ben 517 volte segnando la bellezza di 139 reti. Unico e inimitabile capitano ha cercato in tutti i modi di salvare la sua squadra. Dopo l’esclusione ha fondato una nuova società, la Clivense ripartendo dalla terza categoria ed è già arrivato in Serie D.
Sfidando l’ex presidente del Chievo Verona, Luca Campedelli, con 330 mila euro Pellissier in qualità di presidente della Clivense, si è aggiudicato il marchio storico.
“Chievo is back” si legge nel profilo Istagram della Clivense. Da oggi, 10 maggio 2024, Pellissier potrà continuare la favola Chievo. Intanto si è preso il marchio, poi insieme ai soci decideranno come chiamarsi.
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