Zlatan Ibrahimovic potrebbe presto tornare a vestire la maglia della Nazionale svedese. L’attaccante del Milan, nonostante abbia raggiunto la soglia dei 40 anni, sta disputando un’ottima stagione con la maglia del Milan, che ha contribuito a proiettare verso i vertici della classifica grazie ai suoi 14 gol in altrettante partite di campionato.
Un tale rendimento non passa certo inosservato, e risponde perentoriamente a tutti gli scetticismi che accompagnavano il suo ritorno a Milano. Ora Zlatan è pronto a tornare nuovamente sui suoi passi. La Svezia si appresta ad iniziare il girone di qualificazione al prossimo Mondiale in Qatar, e l’auspicio è riuscire ad ottenere nuovamente il pass per la rassegna iridata, dopo i quarti di finale ottenuti tre anni fa in Russia.
L’attaccante che manca
La squadra scandinava è cresciuta molto negli ultimi anni, aggiungendo al suo organico elemeni di buon spessore tecnico come Kulusevski e Gagliolo, conoscenze del nostro campionato, ed Emil Forsberg, esterno del Lipsia. Se c’è una lacuna nella squadra di coach Janne Andersson è l’assenza di un centravanti di caratura. Berg non ha certo i numeri di un attaccante top, e il giovane Isak è ancora un po’ acerbo. Carenza di numeri 9 che potrebbe colmare proprio Ibrahimovic, nonostante nei mesi scorsi abbia avuto delle frizioni con il CT svedese.
L’attaccante criticò infatti la gestione di Andersson, reo di aver risparmiato Kulusevski in una gara di Nations League contro la Francia campione del mondo in carica. “Persone incompetenti messe al posto sbagliato soffocano il nostro calcio”, aveva scritto Ibra sul suo profilo Twitter alludendo velatamente al tecnico svedese.
Ora i due potrebbero riappacificarsi: all’orizzonte ci sono le gare di qualificazione contro Georgia e Kosovo (25 e 28 marzo), nonché gli Europei che faranno da corollario a questa stagione calcistica. Il sito svedese Footbolldirekt ha suggerito ad Andersson il nome di Ibrahimovic per risolvere i problemi in attacco. L’esperienza e la classe del campione rossonero potrebbero fare certamente comodo. Lui, che della Svezia è già il miglior marcatore assoluto con 62 reti, può superare un monumento nazionale come Olof Melberg in fatto di presenze (116 a 117), e puntare magari a un altro Mondiale dopo l’unica esperienza fallimentare del 2006 in Germania. Mettersi le tensioni alle spalle può giovare a tutti.
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