Il capitano della Qhubecka vince la Ravenna-Verona con un gran recupero su Affini nel finale. È il premio alla carriera per il trentaduenne milanese, che al Giro non aveva mai centrato una vittoria.
Finalmente Giacomo Nizzolo! Dopo un’attesa lunga nove anni il capitano della Qhubecka Assos ha vinto la prima tappa al Giro d’Italia. È sua, infatti, la Ravenna-Verona, tredicesima frazione completamente pianeggiante, e dunque un invito a nozze per tutti i velocisti come il nostro campione europeo.
Nella tappa dedicata a Dante Alighieri che da Ravenna, città in cui è sepolto il sommo poeta, arrivava a Verona, dove visse gli anni di esilio sotto la protezione di Cangrande della Scala, si forma sin da subito una fuga a tre. Ad attaccare sono i soliti volti noti: Simon Pellaud, svizzero della Androni che si candida a vincere il premio combattività, Samuele Rivi della Eolo e Umberto Marengo della Bardiani.
Il gruppo ha lasciato fare, confidando nel profilo piuttosto semplice della tappa. Così, gli attaccanti hanno guadagnato un buon margine e si sono presentati al primo traguardo volante di giornata, posto a Ferrara e conquistato da Marengo, con oltre sei minuti di vantaggio sul plotone d’inseguimento.
Il vantaggio della fuga ha cominciato inesorabilmente ad erodersi con il passare dei chilometri e, dopo essere transitati sul traguardo volante di Bagnolo San Vito, dove a prevalere è stato Rivi, i tre di testa sono stati ripresi a 7 chilometri dalla fine.
Lì è cominciata la “bagarre” tra le squadre dei velocisti per mettere nelle posizioni più vantaggiose le proprie punte di diamante. Ha lavorato bene la Qhubecka a favore di Nizzolo, ma un primo strappo decisivo l’ha dato Edoardo Affini (Jumbo Visma), che è riuscito a staccarsi dal gruppo sul rettilineo finale, inseguito da Gaviria e proprio da Nizzolo. Solo un portentoso recupero ha permesso al milanese di bruciare Affini in volata e prendersi la prima vittoria al Giro d’Italia.
Ancora italiani sul podio, dunque, a conferma dell’ottimo stato di forma generale col quale si sono presentati i nostri atleti. Dopo una tappa completamente piatta, domani ci aspetta la regina delle salite: il monte Zoncolan, traguardo della quattordicesima frazione che parte da Cittadella e arriva in Friuli. Domani ci attende dunque una giornata piuttosto movimentata, con Bernal chiamato a difendere e, se possibile, allungare il distacco in classifica generale.
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