Zinedine Zidane ha lasciato intendere che non sarà più l’allenatore del Real Madrid il prossimo anno. Davanti a lui si aprono due strade: Juventus o Nazionale francese?
Zinedine Zidane e il Real Madrid stanno per separarsi. Non c’è alcun annuncio ufficiale a certificare una verità che, però, sembrano ormai conoscere tutti. L’allenatore transalpino deve compiere la propria missione portando a casa la Liga, che sarebbe la trentacinquesima nella storia del club.
Ma qualcosa nel rapporto con Florentino Perez si è irrimediabilmente guastato dopo l’uscita alle semifinali di Champions, e Zidane stesso ha ammesso ieri, in conferenza stampa, “Bisogna capire quando è il momento di andar via”.
Quel momento è arrivato. Il 30 giugno prossimo ci si separerà da buoni amici e ciascuno prenderà la propria strada. Quella di Zidane pare, ad oggi, pare essere biforcata: un sentiero porta verso la Juventus, l’altro sulla panchina della Nazionale francese. Scegliere dove svoltare al bivio non sarà affatto semplice. Anche perché si sta parlando di due squadre che nel cuore di Zidane occupano ciascuna la propria metà.
Da una parte la Juventus, formazione che ha consacrato “Zizou” ai massimi livelli mondiali, gli ha fatto vincere il Pallone d’Oro, ma non è mai riuscita ad alzare con lui una Champions. Dall’altra la Nazionale francese che, oltre ad incarnare il richiamo patriottico, gli ha permesso di vincere un Mondiale e un Europeo, pur macchiando la sua carriera con il rosso della finale di Berlino.
Due grandi amori per due grandi rimpianti. Materiale da film o da romanzo. Ma qui si tratta della storia di un uomo, che a 49 anni ha già vinto praticamente tutto da allenatore e vuole ora cercare nuovi stimoli per dimostrare di essere un vincente anche lontano dalla casa base madrilista.
Il guanto di sfida può lanciarglielo la Juventus, che ha bisogno di ritrovare stabilità dopo un anno di scelte avventate, che la vedranno probabilmente fuori dalla Champions dopo nove anni. Contatti c’erano già stati due anni fa, quando Max Allegri andò via dopo un quinquennio di vittorie. Ora ci si può risedere allo stesso tavolo, a patto che si gettino le basi per un progetto solido e vincente sin dal principio.
Altrimenti, se la Juventus non volesse fare il passo più lungo della gamba (il club di Agnelli deve far fronte a una difficile situazione finanziaria), Zizou potrebbe strizzare l’occhio alla selezione francese, che dopo gli Europei resterà orfana di Deschamps. Difficile immaginarsi nel ruolo di selezionatore già a questa età: lunghi periodi di inattività, meno contatto quotidiano col campo…si corre il rischio di immalinconirsi (vedasi il caso Conte-Italia). Dall’altra parte, però, ci sono il fascino e l’orgoglio di rappresentare il proprio Paese, cosa che “Zizou” ha già fatto egregiamente nelle vesti di capitano-giocatore.
Ora tocca a lui: chiuso il capitolo Real Madrid gli toccherà solo scegliere. Le proposte, di certo, non mancano.
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