Quella di non nascondere ciò che pensa è da sempre stata una delle prerogative di Bernie Ecclestone, l’ottantenne patron della Formula 1; niente peli sulla lingua per il manager inglese, famoso per le sue affermazioni al vetriolo e per le sue analisi a volte crude sul circus da lui plasmato. L’ultima in ordine di tempo a finire sotto le frecciate di Ecclestone è la scuderia spagnola HRT: entrata a far parte del circuito nel 2010 assieme alla Caterham e alla Marussia, il team iberico non è mai riuscito a rendersi protagonista, navigando costantemente sul fondo della classifica.
Oltre ai problemi tecnici, la squadra ha incontrato immani mancanze di natura economica, tanto che la HRT è da considerarsi praticamente fuori dalla Formula 1, indebitata fino al collo, messa in vendita a novembre e costretta a licenziare il personale. Una situazione che rispecchia la crisi finanziaria mondiale, tanto che una sua partecipazione al mondiale 2013 è praticamente da escludere. Una perdita per il mondo delle corse che sembra non toccare Ecclestone; anzi, secondo il patron la scomparsa della scuderia spagnola sarebbe solamente un bene.
Stando a quanto sostiene l’inglese il numero ideale di squadre in Formula 1 sarebbe di dieci, come conferma in un’intervista alla Reuters: “Preferirei avere 10 squadre. Non ne ho mai voluti 12″, ammette Ecclestone con riferimento all’entrata in pista delle citate così dette scuderie minori. “E’ solo che 10 sono più facili da gestire, per i promotori, per il trasporto. Preferiamo averne 10…. fino a che non perdiamo la Ferrari”. E a chi gli ha chiesto se avesse mai preso in considerazione la possibilità di salvare la HRT ha risposto: “Io non credo che nessuno la vorrebbe”.
Michele Pannozzo
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.