La Juventus non va oltre il pari 1-1 in casa della Fiorentina.
Nel match che apre la 4^ giornata, nonché prima gara disputata con fischio d’inizio ore 15 di questa Serie A TIM 2022/2023, i bianconeri continuano a palesare problemi in fase di impostazione e costruzione di gioco.
Oltre alla loro proverbiale mancanza di audacia, nel chiudersi troppo, anche nelle situazioni di vantaggio, e non cercare il guizzo sufficiente a chiudere le partite.
Inizio promettente per la banda di Allegri che già dopo manco 10 minuti è in vantaggio, con Milik che onora subito con il gol la sua prima da titolare in bianconero, siglando così la sua seconda rete da juventino, consecutiva, con il gol che apre le marcature di questo match dopo quello che, di contro, le aveva chiuse nel 2-0 contro lo Spezia.
Azione partita dalla destra, con il solito cross del solito Cuadrado – l’ex di turno capitano in questo match – con tiro cross al volo del nuovo arrivato Kostic che diventa assist perfetto per il tocco di petto vincente del polacco.
Dopo di ciò Juve pressoché inesistente o quasi. E la banda di Italiano prende in mano le redini del gioco andando vicina al gol 2 volte, stoppata prima da Cuadrado, che fa bene anche la fase difensiva intervenendo in scivolata su un diagonale ravvicinato di Maleh, poi da Perìn, che agguanta senza problemi un sinistro da fuori di Dodo.
Il gol viola è nell’aria e arriva poco prima della mezz’ora, curiosamente su ripartenza viola dopo un calcio d’angolo battuto dai bianconeri.
Pallone che perviene a Sottil che lancia lungo su Kouamé che aggancia e si immola verso la porta avversaria, trafiggendo Perìn con un diagonale di destro.
Juve che di fatto sparisce dal campo.
Detto del buon debutto da titolare per Milik, unica nota lieta del match dei bianconeri, non altrettanto si può dire del debutto assoluto in maglia Juve per Paredes, che con un tocco di braccio destro decreta l’assegnazione del primo calcio di rigore contro i bianconeri in stagione.
Che tuttavia Perìn disinnescherà, deviando sul palo alla sua destra la conclusione di uno Jovic sottotono.
Nel secondo tempo è un monologo dei Viola, che dominano il possesso palla pur non creando troppe occasioni da gol.
Spiccano su tutte un gran destro a giro da fuori di Ambrabat su cui Perìn si conferma migliore in campo della Juve, con gran volo a deviare in angolo, e un colpo di testa alto non di molto del nuovo entrato Cabral sempre su azione da corner.
Rimane il rammarico per i bianconeri di non aver provato a controllare la partita, se non proprio a chiuderla, dopo un vantaggio ottenuto abbastanza presto.
Oltre che la preoccupazione per una squadra che, di fatto, ad oggi, non sembra avere idee di gioco precise.
Allegri continua a preferire la strategia di conservare forze, risorse ed energie, chiudendosi a riccio per difendere un vantaggio, o anche solo un pareggio, e preservando alcuni big – in primis il grande ex di turno Vlahovic, che non ha giocato neanche un secondo !
Il tutto in vista del debutto in Champions in casa del PSG di Mbappé e Messi, super sfida ormai imminente.
Voti e pagelle.
Perìn, voto 7.
Indubbiamente il migliore in campo.
A partire dal rigore para – quasi – tutto, lestissimo il suo riflesso sul rigore di Jovic, ma il capolavoro lo compie solo nella ripresa, con il volo a deviare la conclusione da fuori di Amrabat.
Se la Juve non perde è grazie a lui.
Bremer, voto 6.
L’inizio di avventura juventina non è stato il massimo per il centrale difensivo ex granata, ma sta crescendo di partita, e con la viola si è decisamente mosso meglio.
Cuadrado, voto 6.5
L’unico elemento veramente valido e attivo di una fase offensiva decisamente abulica.
La fascia destra è sempre sua, e il gol bianconero parte da un suo cross.
Decisamente l’unico elemento offensivo juventino a non finire dietro la lavagna.
Kostic, voto 6.
Altro elemento che la Juve ha preso per puntellare il centrocampo, anche lui cresce, seppur a piccoli passi, e in questo match sigla il suo 1° assist nel calcio italiano.
Milik, voto 6.5
Onora la sua prima da titolare in bianconero facendosi trovare proverbialmente al posto giusto nel momento giusto. Poi poco altro, ma lui è una punta di ruolo, e se non gli arrivano palloni giocabili può far ben poco.
Paredes, voto 5.5
Allegri lo getta subito nella mischia da titolare, e il suo esordio in bianconero non è il massimo, con il tocco di braccio destro che decreta il rigore poi parato da Perìn.
Allegri, voto 5.
Si dice che la prudenza non è mai troppa.
Il tecnico bianconero riesce a sovvertire questo detto, con la sua filosofia tattica, che potrem quasi definire ‘morigerata’, una filosofia troppo votata al difensivismo, e a conservare le energie ora che inizia la Champions.
Non si va molto avanti così.
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