La proposta, avanzata dal presidente della Federcalcio araba Yasser Al Misehal, punta a riequilibrare i rapporti di forza tra le varie confederazioni.
Un campionato del mondo organizzato a cadenza biennale per rendere il calcio più competitivo e, finalmente, globalizzato.
Questa l’idea che ha indotto Gianni Infantino, presidente della FIFA, ad accogliere la proposta avanzata da Yesser Al Misehal, numero uno del calcio saudita, che punta a dimezzare i tempi d’attesa tra un Mondiale e l’altro, per permettere a tutte le federazioni, soprattutto quelle più povere, di ricevere maggiori introiti in un più breve lasso di tempo, così da poterli investire in sviluppo e diventare più competitivi.
Idea che nasce da una riflessione del presidente FIFA: il calcio, ad oggi, è un monopolio per ricchi.
A livello dI club, denuncia Infantino, sono circa 18-20 squadre, (tutte europee), a spartirsi la fetta maggiore dei ricavi e alzare trofei. Difficile dargli torto, visto che negli ultimi dieci anni solo undici club hanno saputo raggiungere la finale di Champions, in prevalenza provenienti sai campionati inglese e spagnolo.
A livello di nazionali il divario è ancora più ampio: I Mondiali, dalle semifinali in poi, sono dominati daI squadre europee (UEFA) e sudamericane (CONMEBOL). E questa è una verirà storica, dacchè solo una squadra non appartenente al nuovo mondo o al vecchio continente, è riuscita a spingersi fino alle semifinali: si tratta della Corea del Sud, nel Mondiale casalingo organizzato quasi 20 anni fa.
La proposta avanzata da Al Misehal ha ottenuto 166 voti favorevoli su un totale dI 188, in seno al congresso annuale FIFA svoltosi ieri a Zurigo. Vedremo in quanto tempo si deciderà di rendere fattuale questo progetto.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.