Non basta la grande qualifica delle Rosse per arginare l’effettiva superiorità del motore Red Bull. Verstappen vince e accorcia in classifica su Leclerc (2°). Terzo posto per Carlos Sainz.
I pronostici, alla fine, sono stati rispettati ed è Super Max Verstappen a vincere il primo Gran Premio di Miami.
La pista, che rappresentava una novità per tutti i piloti, ha convinto e la gara è stata divertente, soprattutto nella parte centrale della griglia dove sono state ingaggiate molte lotte.
Le Ferrari (voto 7) ottengono forse il massimo possibile in una gara in cui poteva essere cruciale la partenza. Sia Leclerc, che Sainz non partono affatto male, ma Verstappen ha un ottimo spunto superando lo spagnolo e mettendosi subito a caccia del monegasco.
Il primo stint con gomma media dimostra la grandissima efficacia della Red Bull (voto 9) che sfrutta la potenza del proprio motore per ottenere la prima posizione e rendere vane le speranze delle Rosse.
Solo la Safety Car, arrivata nell’ultima fase del Gran Premio, ridona speranza alla Ferrari di Leclerc che, nonostante una grande battaglia, non ha il passo per sopravanzare Verstappen.
L’olandese vince e accorcia in una classifica piloti che vede ancora Leclerc come primatista.
Gara incolore per Perez, mentre le Mercedes (voto 7) mostrano un miglioramento rispetto alle ultime uscite ottenendo un grande risultato di squadra (ovvero il quinto e sesto posto).
Le pagelle del Gran Premio di Miami 2022
Max VERSTAPPEN (Red Bull) 9: Una vittoria preannunciata quella dell’olandese che nonostante abbia girato pochissimo su una pista che non conosceva, ha dimostrato subito di sentirsi a suo agio. Una gara dominata per lunghissimi tratti grazie alla potenza del motore Red Bull. Unica sbavatura in qualifica, ma riesce a sopperire fin da subito al terzo posto conquistato.
Charles LECLERC (Ferrari) 8: Fa il massimo. La Ferrari, soprattutto con le medie, è scorbutica e difficile da guidare, ma il monegasco sfoggia comunque una buonissima prestazione. Con le gomme dure la musica cambia, ma in termini di velocità la Red Bull ne aveva di più.
Carlos SAINZ (Ferrari) 7: Diviene autore di una grandissima qualifica nonostante le difficoltà avute nelle prove libere. Non riesce a difendersi bene sull’attacco di Verstappen e conduce una gara assolutamente nella norma. Nel primo e nel secondo stint riesce a tener testa a Perez e dopo la Safety Car si difende come un leone.
Sergio PEREZ (Red Bull) 6: Aveva la macchina per puntare almeno al podio, invece perde il duello contro Sainz. Gara anonima del secondo alfiere degli austriaci che non sembra mai trovare il giusto passo per affondare. Come se non bastasse, la sua vettura lo tradisce con un problema di potenza che gli fa perdere secondi preziosi.
George RUSSELL (Mercedes) 7,5: Unico pilota in griglia ad aver terminato ogni gara nella top 5. Se la Mercedes stenta ad essere performante, lui riesce sempre a tirare fuori la miglior prestazione possibile. Bravo e fortunato nell’allungare lo stint con le dure e sfruttare la Safety Car per guadagnare posizioni. Vince ancora contro Hamilton.
Lewis HAMILTON (Mercedes) 5,5: La gara non è per niente male, ma il confronto con Russell sembra essere totalmente penalizzante per il sette volte campione del mondo. A Miami, ci si mette anche la sfortuna, ma l’inglese sembra aver perso certezze anche quando incolpa il muretto box di strategia fin troppo diversa dal compagno.
Valterri BOTTAS (Alfa Romeo) 6: Prende ancora punti con l’Alfa Romeo dopo un weekend molto positivo. Peccato che sarebbe potuto essere un quinto posto festeggiato davanti ad entrambe le vetture del suo ex team, ma un errore lo relega in settima posizione. Bene, ma non benissimo.
Esteban OCON (Alpine) 9: Autentica magia del pilota francese che partendo ultimo riesce non solo ad entrare in zona punti, ma anche a piazzarsi davanti al compagno di squadra. Da applausi la prestazione e il primo stint prolungato. Per il resto ci hanno pensato anche i suoi rivali ad “auto-eliminarsi”.
Fernando ALONSO (Alpine) 4,5: Finisce la gara con più penalità che punti, anche perché, in virtù delle sanzioni post-gara, il suo piazzamento finale è l’undicesimo posto. Aggressivo su Gasly e sconfitto, nuovamente, da Ocon. Non una gran gara per il leone spagnolo.
Alexander ALBON (Williams) 8: P9 per lui e per una Williams che senza l’ex pilota della Red Bull sarebbe in serissimi guai. Altra gara molto solida condita da una magica zona punti che lo rendono uno dei protagonisti più importanti di questo Gran Premio
ASTON MARTIN 4: Errore da matita rossa quello del carburante inserito in entrambe le vetture, costrette a partire dalla pit lane. Il sabato avrebbe premiato Stroll con una partenza dalla decima posizione, ma il canadese (voto 7) ripara l’inconveniente prendendosi proprio la P10 e un buon punto. A pochi giri dal termine, sarebbe stato Vettel (voto 5) il pilota migliore nel confronto, ma getta alle ortiche la zona punti (sia la sua che quella di Mick).
Mick SCHUMACHER (Haas) SV: Bravissimo tutto il weekend e molto più veloce di un Magnussen in difficoltà. La gara è molto buona con bei sorpassi e buon passo, sarebbe stata la gara giusta per festeggiare i primi punti in carriera. Tutto viene vanificato dal contatto con Vettel che lo relega in fondo al gruppo con grande dispiacere.
MCLAREN 4: Apprezzabile solo per i caschi sfoggiati da Norris e Ricciardo. Ma non ci siamo per niente in termini di velocità e di vettura. La McLaren, dopo il podio di Imola, torna a sfoggiare una prestazione poco convincente con Lando costretto al ritiro e Ricciardo mai competitivo.
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