Il finlandese si è preso la pole all’Hermanos Rodriguez di Città del Messico, davanti a Hamilton, Verstappen e Perez. Gasly precede Sainz (6°); più indietro Leclerc (8°)
Le 18.esime Qualifiche del 2021 premiano, a sorpresa visto l’andamento del weekend, Valtteri Bottas e la Mercedes, che piazza anche Lewis Hamilton in prima fila. Il finlandese (19.esima pole in carriera) realizza un 1:15.875, 145 millesimi meglio del compagno di box, che domani scatterà davanti al grande rivale Max Verstappen che, da una pole praticamente annunciata, scatterà 3° (+0.350), affiancato dal compagno di box (ed idolo di casa) Sergio Perez (+0.467). Ottima terza fila per l’AlphaTauri di Pierre Gasly (+0.581), assieme alla prima Ferrari, quella di Carlos Sainz Jr. (+0.886); in quarta la McLaren di Daniel Ricciardo (+0.888) e un deluso Charles Leclerc (+0.962).
Una griglia di partenza plasmata pesantemente dai tanti piloti colpiti da penalità: Lando Norris, Lance Stroll, Esteban Ocon e Yuki Tsunoda in fondo per sostituzione della power unit; George Russell arretrato di 5 posizioni per sostituzione del cambio. Così, in quinta fila, troveremo gli ex ferraristi Sebastian Vettel (Aston Martin) e Kimi Raikkonen (Alfa Romeo). In sesta Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) e Fernando Alonso (Alpine); in settima Nicholas Latifi (Williams) e Mick Schumacher (Haas), seguiti in ottava dai rispettivi compagni di squadra, Nikita Mazepin (Haas) e George Russell (Williams). Chiudono in nona fila Tsunoda (AlphaTauri) e Norris (McLaren), in decima Ocon (Alpine) e Stroll (Aston Martin), autore anche di un incidente in avvio di Q1.
F1 GP CITTÀ DEL MESSICO 2021: LA CRONACA DELLE QUALIFICHE
Q1 particolarmente movimentate. Arriva subito una bandiera rossa, causata da un incidente di Stroll in uscita dall’ultima curva; il canadese della Aston Martin esce un po’ troppo largo e, dopo aver messo gli pneumatici di sinistra sullo sporco, perde la sua monoposto e finisce pesantemente in barriera. Segue un lungo stop per riparare le protezioni, con lo stesso Michael Masi ad accertarsi sul campo della situazione.
Al momento del restart della sessione, brividi per Sainz, che avverte il box di non avere potenza; dopo alcuni secondi di palpitazione e di tentativi di reset, finalmente la SF21 dello spagnolo va a regime. Con la pista in evoluzione, la classifica cambia di continuo. Allo scadere del tempo, il miglior giro, proprio in extremis, lo realizza Bottas, in 1:16.727, con un margine di 21 millesimi su Leclerc e di 61 su Verstappen. Delusione per Alonso, eliminato; come lui anche Latifi, Schumacher, Mazepon ed ovviamente Stroll.
Si passa alla Q2. Mescola gialla, come da previsioni, per i top team, ovvero Mercedes, Red Bull, Ferrari e McLaren; come loro anche Gasly e, a sorpresa, gran parte degli altri; uniche eccezioni Ocon e Tsunoda, con le soft. Fase di qualifica, questa, più lineare della precedente, con il best lap stampato da Hamilton (1:16.474), 9 millesimi sul rivale Verstappen; poi Tsunoda, Bottas, Gasly, Leclerc, Perez, Ricciardo, Sainz e Norris. Salutano la compagnia Vettel, Raikkonen, Russell, Giovinazzi (uscita di pista e toccata sul muro in curva 12, ed Ocon.
Alla decisiva Q3 partecipano le due Red Bull, le due Mercedes, le due Ferrari, le due McLaren e le due AlphaTauri. Il primo tentativo coglie tutti di sorpresa, poiché davanti c’è Bottas (1:15.875), seguito da Hamilton (+0.145); a 350 millesimi decimi Verstappen, a 467 Perez; poi Gasly, Leclerc, Ricciardo, Sainz, Tsunoda e Norris.
Praticamente nessuno si migliora e la pole se la prende Bottas, che formerà con Hamilton una prima fila tutta Mercedes, completamente a sorpresa. Verstappen mastica amaro e partirà solo 3°, con un Perez finito largo in curva 10, distratto da Tsunoda. Gasly è ottimo 5°, davanti a Sainz, Ricciardo, Leclerc, il già nominato Tsunoda e Norris.
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