Il monegasco primeggia ancora a Jeddah, ma tocca il muro e finisce in anticipo la sessione, così come lo spagnolo
È ancora Charles Leclerc il più rapido in Arabia Saudita. In un clima di incertezza e tensione generale, provocato dall’attacco missilistico del primo pomeriggio che ha colpito un sito della Aramco ad una decina di chilometri in linea d’aria dal circuito (a tal proposito, attese novità entro un paio d’ore, con una nuova riunione tra team, piloti ed organizzazione, sottolineando come le autorità garantiscano ovviamente sulla sicurezza dell’evento), è il monegasco della Ferrari, con il crono di 1:30.074, a stampare il miglior crono nelle FP2.
Il #16 ha preceduto di +0.140 Max Verstappen, di +0.246 il team mate Carlos Sainz Jr. e di +0.286 Sergio Perez; nessuno dei tre, per motivi vari, è riuscito a sfruttare a dovere la simulazione di giro singolo con la soft, al punto da non riuscire a migliorare il precedente tempo, ottenuto con le medie. Anche il giro migliore di Leclerc, in realtà, non è stato il massimo, visto il gran traffico trovato dal ferrarista nel T3. Una sessione non ottimale, comunque, per i due alfieri del Cavallino, che hanno dovuto entrambi finire in anticipo la sessione, a causa di due toccate con il muro, con danni all’anteriore sinistra per Leclerc e alla posteriore destra per Sainz.
Ciò ha comportato per i due della Ferrari il non poter provare i long run, andando quindi ‘al buio’ in gara domenica. Tutt’altro discorso per i Red Bull, apparsi velocissimi in particolare con Verstappen, sceso fino a 1:34.4. Qualche apparente spiraglio di luce per la Mercedes: Lewis Hamilton e George Russell si piazzano rispettivamente in 5° e 6° posizione (+0.439 e +0.590), non sfigurando anche nelle simulazioni di long run. Non male anche Lando Norris (7° a +0.661), seguito dalla Alpine di Esteban Ocon (+0.686), dall’Alfa Romeo di Valtteri Bottas (+0.758) e dall’AlphaTauri di Yuki Tsunoda (+0.812), appiedato dalla sua monoposto negli ultimi istanti di sessione (problemi al propulsore).
Apre la seconda metà di classifica Fernando Alonso, con l’altra Alpine rosa (+0.870), di un soffio avanti Pierre Gasly (+0.889), mentre Mick Schumacher, con la prima Haas, è il primo oltre il secondo (+1.095). Troviamo poi le due Aston Martin di Lance Stroll (+1.298) e di Nico Hulkenberg (+1.541), con lo stesso crono di Zhou Guanyu, Alfa Romeo; in mezzo, in 15° posizione, Daniel Ricciardo (+1.453). Chiudono la classifica le due Williams di Nicholas Latifi (+1.740) e di Alexander Albon (+1.792), mentre è ultimo Kevin Magnussen (+2.270), che ha avuto un problema al propulsore della sua Haas a metà PL2.
Di seguito, la classifica delle PL2 di Jeddah.
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