Europei volley femminile, Italia dominante contro la Russia: netto 3-0 e semifinale conquistata.
È un’Italia completamente ritrovata quella che ha battuto la Russia con un secco 3-0 nel match dei quarti di finale dell’Europeo di volley femminile. La squadra di Mazzanti ha avuto gioco facile, dominando gli ultimi due set, e sbarazzandosi senza eccessive fatiche di un avversario talentuoso, ma forse troppo inesperto, che si è completamente smarrito davanti alla perfezione delle “azzurre”.
I punteggi dei set (25-20; 25-8; 25-15) sono lo specchio di una gara che, da un certo punto in avanti, non ha avuto praticamente storia. L’emblema di quest’Italia ritrovata dopo la gragnuola di critiche che le era piovuta addosso è Myriam Sylla, giocatrice che oggi ha raggiunto la doppia cifra (10 punti), attaccando con un’efficacia del 50% e ricevendo con un ottimo 53%.
Mazzanti non rinuncia al suo sestetto tipo con la diagonale Orro-Egonu; le centrali Chirichella-Danesi; le schiacciatrici Pietrini-Sylla; De Gennaro è il libero.
Risponde la Russia con Starceva-Kadockina; le centrali Enina-Kotova; le schiacciatrici Kapustina-Fedorovtseva; Pilipenko il libero.
Inizialmente la Russia riesce a sfruttare bene le mani del muro azzurro e con Kaputsina si porta sul 3-5. Fedorotseva, con la “pipe, fa registrare il vantaggio massimo delle ragazze di Busato (8-11). L’Italia reagisce e da quel momento rimonta fino a diventare padrona del set: Fedorovtseva viene murata per il 10-11, Enina e Kapustina rispondono al 13-11 segnato da Pietrini dopo una “slash”, ma poi Sylla trova un nuovo allungo con un mani-out (16-14), e Chirichella va a segno in primo tempo (18-14).
L’ace di Fedorovtseva riavvicina le russe (20-18), ma Egonu in diagonale, e Pietrini in parallela ristabiliscono le distanze di sicurezza (23-20). La stessa Pietrini va a segno con l’ace del 24-20, mentre Sylla chiude il set con una parallela che colpisce al volto la palleggiatrice subentrata Matveeva.
Dal secondo set in poi iniziaun meraviglioso assolo azzurro: Egonu colpisce in parallela per il 4-3, Fedorovtseva si vede ancora una volta la strada sbarrata dal muro, e Danesi al centro completa una piccola fuga sul 6-3. La squadra continua a spingere e il distacco inizia a farsi abissale: l’ace di Orro vale il 9-3, cui si aggiungono un paio di murate su Kaputsina e due errori russi per portarci sul 13-3.
Pietrini ed Egonu si caricano sulle spalle il peso dell’attacco, e fissano il punteggio sul 16-3. Solo un attacco di Fedorovtseva rompe l’incredibile break azzurro, ma le ragazze di Mazzanti devono a quel punto solo gestire. Orro continua a trovarsi a meraviglia con Chirichella (19-7), mentre Egonu, in “pipe”, e Pietrini, in diagonale, archiviano la pratica sul 25-8.
Terzo set che parte sulla falsariga di quello precedente, con le azzurre che si portano avanti 4-0 dopo l’attacco di Pietrini. L’ace di Orro ci porta sul 6-3, mentre le russe commettono un altro fallo di penetrazione (9-5), e il muro neutralizza l’attacco al centro di Katova (13-6).
La diagonale stretta di Sylla vale il 15-8, mentre un muro di Chirichella ci vale il +9 (17-8). Nella metà campo russa si susseguono errori tra Smironova (in battuta), Katova (in palleggio) e Kapustina, per il 23-11 dell’Italia. Pietrini si guadagna 10 match ball con una parallela, e Egonu chiude sul 25-15 attaccando profondo su Fedorovtseva.
In semifinale ci aspetta l’Olanda. Ma quest’Italia ha preso consapevolezza dei propri mezzi.
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