Il tecnico portoghese ha parlato in conferenza stampa dopo la finale persa.
I calci di rigore sono fatali alla Roma di Josè Mourinho che perde la finale di Europa League contro il Siviglia.
Nonostante il gol siglato da Dybala nel primo tempo, un’autorete e la lotteria dei penalty condannano una Roma che ha dato tutto.
E’ la prima finale europea persa da Josè Mourinho che ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa in merito a vari argomenti.
Prima di tutto, lo Special One precisa alcune cose riguardo il suo futuro: “Vorrei rimanere, ma io e i miei giocatori meritiamo di più. Sono stanco di essere allenatore, uomo di comunicazione e di dover dire che siamo stati derubati. Sono stanco di essere tante cose, voglio rimanere ma nella condizione di poter dare di più. Il prossimo anno non giocheremo la Champions e penso sia una buona notizia, non siamo ancora una squadra adatta a quella competizione”.
C’è spazio anche su una valutazione sull’arbitro: “Taylor è un grandissimo arbitro, speriamo che faccia solo la Champions o che le ca**te che ha fatto in Europa League le faccia anche in Champions League”.
Sul futuro in giallorosso, Mou ha aggiunto un’ulteriore informazione: “Lunedì vado via in vacanza, ma le mie cose restano a Trigoria. Penso che sia il momento di parlare con la proprietà”.
Sulla partita invece: “Ho detto o Coppa o morti e fisicamente e mentalmente è stata una partita durissima. Abbiamo sentito la pressione contro una squadra dal grande talento ed è stata veramente dura, così come è dura aver avuto un arbitraggio così. Se Lamela fosse stato espulso, la lotteria dei rigori sarebbe stata diversa. Anche sul rigore ribattuto da Montiel. Complimenti al Siviglia comunque, ha vinto”.
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