Emergenza Covid-19. contatto Draghi-Gravina: il Premier chiede stadi chiusi e stop al campionato per almeno due settimane. La Lega Calcio si oppone.
Quale sarà il destino del campionato di Serie A? La risalita dei contagi, dovuta alla variante Omicron (ragggiunto un picco di oltre 189.000 positivi) , pone i vertici istituzionali e Federali davanti a una seria riflessione. Con troppi casi il campionato rischia di essere spezzettato, come dimostrano i tanti rinvii che hanno caratterizzato la ventesima giornata, con la conseguenza che lo stesso rischia di essere “falsato”.
V’è poi la questione sicurezza, prioritaria in questo periodo, che fa pensare a nuove misure restrittive tra cui una nuova interruzione dell’attività agonistica. Questo, secondo La Gazzetta dello Sport, il tema al centro di una telefonata intercorsa oggi tra Mario Draghi, capo dell’Esecutivo, e Gabriele Gravina, presidente della FIGC.
Blocco del campionato per le prossime due settimane e capienza degli stadi ridotta ad un massimo di 5.000 spettatori. Queste le richieste che il Premier avrebbe fatto al Presidente della FIGC. Richieste che troverebbero la ferma opposizione della Lega Calcio la quale, come già ricordato ieri, sta approntando un protocollo perché si possa giocare anche con solo 13 giocatori a disposizione, a costo di attingere dalla primavera.
Lo scopo della governance del calcio nostrano è quello di terminare il campionato entro i termini prestabiliti, anche per evitare un eccessivo addensamento di impegni in un periodo che potrebbe vedere le squadre italiane impegnate nelle fasi cruciali delle competizioni europee.
Bisognerà trovare un compromesso che soddisfi tutte le parti in causa. L’Esecutivo vuole tenere la situazione relativa alla variante Omicron sotto controllo e, almeno per ciò che riguarda la limitazione della capienza degli impianti, Lega Calcio e Governo potrebbero venirsi incontro.
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