Decreto Crescita. Uno strumento innovativo nelle mani dei club per poter tesserare giocatori stranieri a costi inferiori.

La Serie A ha già ottenuto diversi benefici da esso, come ad esempio lo sbarco del campione Cristiano Ronaldo alla Juventus.

Il presidente della FIGC Gravina appoggia la nuova norma del Decreto Crescita, approvata in un periodo antecedente alla sua nomina.

Cos’è il Decreto Crescita

Nel gennaio 2017 entra in vigore una legge in particolare: la 24bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi. Cosa prevede tale norma? In pratica attraverso essa è possibile ottenere una casa nella Penisola italica in termini fiscalmente agevolati.

Soprattutto le persone con alto reddito possono usufruire di maggiori sconti, qualora decidessero di trasferire la loro residenza in Italia. Una tassa fissa di 100mila euro per tutti i proventi da fonte estera per un limite massimo di 15 anni.

Oltre a questa legge, esiste un’altra norma promossa nel 2019. Essa si riferisce al Decreto Crescita 34 del 2019 che vale in particolare per gli stranieri o gli italiani fuori da almeno due anni dal nostro Paese.

In quest’ultima norma è previsto che in tutti i Paesi al di sopra di Roma il 70% della base imponibile del reddito non venga tassato. Per quanto riguarda le regioni del Sud si fa ancora più conveniente, dato che arriva a toccare il 90%.

Ilicic, calciatore sloveno acquistato grazie anche al Decreto Crescita

Il Decreto Crescita nel calcio

Per i calciatori il taglio precedentemente esposto si riduce un po’. Così, per il calcolo dell’IRPEF non viene considerato il 50% dell’imponibile. A tale accordo si deve aggiungere una piccolissima percentuale, pari allo 0,5% in riferimento al contributo “dello sport”. Tale ultima clausola serve per potenziare i settori giovanili.

Un nuovo acquisto per la nostra Serie A che proviene dall’estero riceverà, quindi, una tassazione al 50% dello stipendio. Una manovra che permetterà alle società di risparmiare sulle tasse e al giocatore di trovarsi in tasca un ingaggio netto più alto. Infatti quello che la società risparmierà sul lordo verrà trasferito al calciatore.