Rivoluzione improvvisa per la Coppa Italia. Dalla prossima stagione, infatti, parteciperanno solo le squadre di Serie A e Serie B per un totale di 40 club. La nuova competizione ,quindi, taglierà fuori le squadre di Serie C. Questa novità non sembra essere stata molta condivisa dai tifosi che l’hanno paragonata alla SuperLega.
Il calcio continua ancora a cambiare. Dopo l’intenzione, fallita, della Superlega un’altra novità scuote il mondo del pallone, questa volta in Italia. Dal prossimo anno, a cambiare sarà la Coppa Italia. Ci sarà una nuova formula per la coppa nazionale che prevedrà un totale di 40 club. Vi parteciperanno, infatti, solo le 20 squadre di Serie A e di Serie B mentre saranno escluse quelle di Serie C.
Si inizierà il 15 agosto e in questa data scenderanno in campo anche 12 squadre del massimo campionato italiano. Questa decisione non è stata assolutamente condivisa non solo dai tifosi ma anche da Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro. Ghirelli, come era accaduto per la Superlega, parla di un calcio elitario incapace di avere una nuova visione del sistema.
Coppa Italia 2021/22, niente più “Cenerontole”
Anche sul web la reazione dei tifosi non si è fatta attendere. Tutti sono contrari alla nuova formula. Come modello, molti hanno preso la FA Cup dove le big inglesi affrontano anche squadre di serie minori rendendo il tutto più bello. Proprio con questo nuovo concept, in Italia non potremo vedere più le favole delle piccole che proseguono nella Coppa nazionale.
Tutti ricorderanno l’Alessandria che, nell’edizione 2015/16, arrivò addirittura in semifinale affrontando il Milan. O anche il Pordenone che aveva fatto soffrire l’Inter costringendola ai calci di rigori, poi persi. Insomma, le partite cambieranno in modo da diventare più appetitose da un punto di vista televisivo, togliendo quel fascino che contraddistingueva la Coppa Italia.
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