Dalle maglie dei giocatori ai tabelloni pubblicitari a bordo campo negli stadi, le piattaforme di gioco e scommesse sportive hanno ricominciato a farsi pubblicità nello sport, generando potenzialmente un giro d’affari del valore di 150 milioni di euro all’anno. Approfondiamo insieme l’argomento.
Maglie dei club di Serie A
In cambio di visibilità, i portali di betting online sponsorizzano il mondo del calcio, come avrai sicuramente notato. Sulle tre maglie ufficiali di gara dei giocatori del Lecce è impresso in bella vista in alto a destra il logo di BetItalyPay, società salentina operante nel settore dei servizi e dell’intrattenimento, nuovamente co-sponsor per la stagione 2023-2024.
Quanto all’Inter, sui kit di allenamento compare la scritta LeoVegas, una società di gioco digitale fondata in Svezia nel 2011 e presente sul mercato italiano dal 2017. Sul portale online Leovegas.it gli utenti possono accedere a un ampio ventaglio di giochi in lingua italiana. Qui non c’è alcun requisito di scommessa, né restrizioni sulla vincita. Si tratta di una piattaforma in rapida ascesa nel settore del gioco digitale. Gli utenti apprezzano in particolar modo la vasta gamma di slot, i bonus e le condizioni oggettivamente estremamente vantaggiose fin da subito.
Si stima che nella prossima stagione l’Inter possa avere come sponsor principale StarCasinò, uno dei portali di gioco online più celebri, accreditati e apprezzati in Italia. Si tratta di un marchio di proprietà di Betsson, una società fondata nel 1963 facente parte a sua volta del Gruppo BML. StarCasinò offre una valida versione mobile per dispositivi Apple, Android e Windows, che permette di accedere ai servizi semplicemente effettuando l’iscrizione, senza dover scaricare l’applicazione, disponibile a sua volta per iOS e Android.
Si presume che anche molti altri club, alla scadenza degli accordi di sponsorizzazione in essere, potrebbero seguire la stessa via. Il calcio potrebbe tornare ai tempi d’oro in cui sulle maglie dei giocatori del Milan troneggiava il logo di Bwin, piattaforma digitale che offre quote per oltre 90 sport, sponsor anche del Real Madrid.
Tabelloni pubblicitari a bordo campo negli stadi di Serie A
Sui tabelloni pubblicitari luminosi a bordo campo negli stadi di Serie A compaiono praticamente a ogni match sui banner a LED i loghi dei più noti portali di gioco come Jackpot City, Eurobet e AdmiralBet.
Jackpot City è un casinò online fondato nei tardi anni Novanta e operativo nel nostro Paese dal 2022, in seguito all’accorpamento con Voglia di Vincere, di proprietà di GM Gaming. Offre un’ampia selezione di giochi di provider di spicco, come Microgaming, NetEnt, Play’n GO e Pragmatic Play, accetta gli e-wallet come metodo di pagamento e offre un valido servizio di assistenza clienti via email e chat.
Fondata a Roma nel 1995, Eurobet è stata una delle prime società ad accettare scommesse online. Sul sito Eurobet.it è possibile accedere alle scommesse sportive e ippiche, giocare a poker online e accedere ai giochi da casinò e di abilità. Eurobet offre anche un’app mobile digitale dedicata al mercato italiano. Operativa dal 2012, AdmiralBet, è un portale di fascia alta, in regolare possesso della concessione erogata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM).
Cosa prevede la legge italiana in merito?
Fortemente voluto da Lega e Cinque Stelle, il decreto Dignità del primo governo Conte del 2019, approvato con il decreto legge numero 87 del 12 luglio 2018, aveva posto un divieto alle piattaforme di gioco e scommesse sportive di sponsorizzare, anche in forma indiretta, squadre, club ed eventi sportivi. L’obiettivo di tale decreto è quello di contrastare la ludopatia e tutelare le categorie di giocatori più a rischio, come gli anziani, i soggetti più fragili e i minorenni.
Tuttavia, AgCom, l’autorità sulle comunicazioni, ha chiarito che tale decreto non debba essere letto in senso troppo restrittivo. È consentito pubblicizzare portali di informazione collegati alle case di gioco e betting, che offrano materiale informativo, notizie e aggiornamenti sui risultati relativi alle competizioni sportive.
In televisione e in radio possono andare in onda programmi di comparazione delle quote dei risultati tra i vari siti di scommesse, che, in sostanza, confrontano le stime di probabilità sui risultati fatte dai vari operatori. Non è raro che contenuti di questo tipo vengano mandati in onda sia prima dell’inizio delle partite che nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo.
Il settore del betting può portare al settore calcistico 150 milioni di euro. Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani nel governo Meloni, ha dichiarato di essere già al lavoro per rivedere il Decreto Dignità affinché le pubblicità, le sponsorizzazioni dei portali di gioco e scommesse sportive e le percentuali sugli introiti delle scommesse generate dal calcio vengano rese nuovamente 100% legali. L’obiettivo è quello di promuovere e tutelare il gioco legale e responsabile e consentire alle squadre di avere di nuovo come sponsor operatori del betting.
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