Partiamo dalla fine: il giorno dopo il match vinto contro il Livorno per 3-0, lo Spezia si è visto sostanzialmente annullare il successo a causa del ricorso presentato dai toscani in merito alla posizione dell’attaccante David Okereke, nigeriano di ventuno anni tesserato in maniera irregolare in quanto, sebbene sia stato tesserato per la prima volta nella sua carriera dallo Lavagnese, squadra ligure dilettantistica, sarebbe stato oggetto già di tesseramento durante la permanenza nel Football College Abuja, squadra della sua nazione di origine. In parole povere, la carriera del ragazzo non sarebbe iniziata qui in Italia, ma già in Nigeria.
Il Livorno utilizza come prova alcuni precedenti, uno dei quali accaduto durante le edizioni 2016 e 2017 del Torneo di Viareggio: in quelle due annate partecipò anche la summenzionata squadra nigeriana, che dichiara di essere non una squadra vera e propria ma una academy, ossia un centro di formazione per giovani calciatori. Effettivamente la cosa sta in piedi, poiché il Football College Abuja, sorto nel 2012, fin qui ha disputato solo competizioni giovanili. Ma attenzione: il regolamento del Torneo di Viareggio indica chiaramente che le squadre partecipanti devono presentare solamente giocatori già tesserati con una federazione calcistica, mentre in quelle edizioni il club nigeriano presentava tre minorenni non tesserati da alcuna federazione.
Per quanto riguarda Okereke, l’edizione sotto la lette d’ingrandimento è quella del 2016, ma all’epoca l’attaccante era già un tesserato dello Spezia. Inoltre, ma questo solo a titolo di curiosità, questo club giovanile nigeriano è di proprietà del presidente dello Spezia in persona, Gabriele Volpi. Volpi, classe 1943, è un imprenditore nel campo petrolifero che opera da decenni in Nigeria con la sua Intels, società di logistica, ed è anche cittadino nigeriano. Il Football College venne fondato proprio da lui insieme al croato Damir Miskovic, console onorario della Nigeria ed attuale proprietario del Rijeka, club che fino a due anni fa era proprio di Volpi e che era controllato tramite una sua società offshore sita nelle Bahamas. Alcuni anni fa Volpi e lo Spezia finirono nel mirino della giustizia per aver portato in Italia con un visto temporaneo tredici giovani calciatori nigeriani dell’academy senza riportarli in patria allo scadere del permesso e, di fatto, farli rimanere con lo status di minori non accompagnati.
In attesa di capirne di più, veniamo all’aspetto meramente sportivo della vicenda, che potrebbe concludersi con una pesantissima penalizzazione di 25 punti ai danni dei liguri, ossia tutti quelli ottenuti con Okereke in campo, che porterebbe il club a precipitare all’ultimo posto e con quasi nessuna chance di salvarsi.
Qualunque cosa accade, è bene chiedersi il motivo per cui chi chi dovere non vigili adeguatamente su queste vicende: l’incompetenza non è una risposta sufficiente, non più ormai, ma nemmeno parlare esclusivamente di corruzione va bene perché lo fanno solo i complottari del web. La risposta è un’altra, probabilmente lassismo oppure negligenza.
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