Il giovane talento sloveno conquista la prima vittoria in una classica monumento regalandosi nientemeno che la “decana”. Beffato Alaphilippe nella volata finale. Eterno Alejandro Valverde, che si ferma ai piedi del podio.
Parla ancora una volta sloveno la Liegi-Bastogne-Liegi, la classica monumento più antica che chiude il trittico delle Ardenne. Vince Tadej Pogacar, capace di bissare il successo ottenuto dal connazionale Roglic lo scorso anno. L’ultimo vincitore del Tour de France ha regolato in una volata ristretta Julian Alaphilippe, “vendicando” così il maltorto subito proprio dal campione iridato, che con una manovra avventata gli precluse di vincere lo scorso anno. Completa il podio David Gaudu, che manca ancora l’acuto per consacrarsi nel novero dei grandi.
Menzione speciale per l’eterno “Don Alejandro” Valverde, che nel giorno del suo quarantunesimo compleanno prende parte alla volata finale e chiude con un quarto posto l’ottimo trittico delle Ardenne (sesto alla Amstel e terzo alla Freccia-Vallone).
La corsa si presenta piuttosto “piatta”, con la fuga di giornata che si forma sin da subito (dei sette attaccanti fa parte anche l’italiano Lorenzo Rota) e prosegue quasi indisturbata sino alla Cote de la Redoute, con la Ineos Granadiers, guidata da Geoghegan Hart, che comincia ad aumentare l’andatura e a creare il primo frazionamento importante in gruppo.
Il gruppo dei fuggitivi viene ripreso a 23 chilometri dalla fine, quando si è ormai giunti allo scollinamento del penultimo muro di giornata: la Cote des Forges. Da quel momento, inizia un altro tipo di corsa, con le squadre dei big che rompono definitivamente gli indugi e partono all’attacco.
Ci prova ancora la Ineos con Richard Carapaz, che sfrutta le sue grandi doti da scalatore e a 21 chilometri dall’arrivo piazza un’accelerazione che sembra poter fare la differenza. Il colombiano tiene per una decina di chilometri e intraprende in testa l’ultima salita di giornata, la Cote de la Roche-aux-Faucons, con un distacco di una ventina di secondi sul gruppo.
L’azione della Ineos si esaurisce però quasi subito, e in testa alla corsa si forma il gruppetto di cinque corridori che darà poi vita alla volata finale: Roglic (UAE), Alaphilippe (Deceuninck), Gaudu (Groupama), Valverde (Movistar) e Woods (Israel).
I cinque arrivano compatti all’ultimo chilometro e “Don Alejandro” viene lasciato in testa a dettare l’andatura. A 250 metri è proprio lui che dà il via allo scatto, ma viene subito bruciato da Alaphilippe, che sembra poterla spuntare. Dalle retrovie, invece, emerge la maglia della UAE di Primoz Roglic: è proprio lui a piazzare il guizzo decisivo e portarsi a casa la terza grande vittoria stagionale dopo l’UAE Tour e la Tirreno-Adriatico.
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