Lo sloveno della Jumbo-Visma vince sulla cima di Chiroubles ed è nuovo leader della generale. Cambia anche la maglia a pois degli scalatori, ora sulle spalle di Anthony Perez (Cofidis).
Finalmente Primoz Roglic! Lo sloveno della Jumbo-Visma ha piazzato il primo acuto vincente alla Parigi-Nizza, conquistando una delle tappe più dure dell’intera sette giorni: la Chalon-sur-Saone-Chiroubles. Frazione piena di dislivelli, con ben sette Gran Premi della montagna al suo interno, ci si aspettava avrebbe ridisegnato le gerarchie della classifica generale. E così è stato. Il vincitore dell’ultima Vuelta a Espana è scattato a tre chilometri dall’arrivo, lasciando tutti i rivali piantati sul posto. Le sue doti da scalatore gli hanno permesso di avere abbastanza fiato per resistere all’ultima fatica, i tre chilometri di ascesa a Chiroubles al 6% di pendenza media, e lasciarsi dietro una voragine negli ultimi chilometri.
Dietro di lui sono infatti giunti, con oltre 30 secondi di ritardo, Maximillian Schachmann (35) e Guillaume Martin (37). Il tedesco della Bora consolida così i buoni risultati ottenuti a cronometro e si piazza anche secondo nella classifica generale.
Una fuga partita da lontano
La tappa era cominciata subito con la prima fuga di giornata, animata da sei corridori: Julien Bernard (Trek-Segafredo), Anthony Perez (Cofidis), Fabien Doubey (Total Direct Energie), Jose Rojas (Movistar), Oliver Naesen (Ag2R-Citroen) e Oscar Riesebeek (Alpecin-Fenix). Soprattutto il francese della Cofidis ha tratto giovamento dall’attacco, andando a dominare su quasi tutte le cime disseminate lungo il percorso: sue le salite del Col de Chevres, de la Pistole, de Montmain , della Roche de Solutré e il faticoso Mount Broully, che gli hanno permesso di incamerare punti preziosi in ottica classifica scalatori e superare Doubey, beffato dopo aver preso parte a tutte le fughe del giro.
Gli attaccanti sono stati ripresi a quattro chilometri dalla conclusione, con Cavagna e Luis Leòn Sanchez a tentare per primi il riaggancio sull’unico superstite rimasto, Julien Bernard. Nessuno ha però potuto contrastare lo scatto di Primoz Roglic, che appena ha sentito odore di vittoria e di maglia si è lanciato spietatamente all’attacco senza paura di lasciare gli altri a mangiare la polvere. Lo sloveno si conferma uno degli interpreti migliori sulle salite e ora guarda alle restanti tappe con l’ottimismo di chi sa che è strafavorito. Il margine da gestire su Schachmann è importante: ben 35 secondi. Solo Primoz può perdere la maglia gialla.
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