Filippo Ganna ha bissato il titolo di campione iridato a cronometro nella rassegna di ciclismo che si sta svolgendo nelle Fiandre. L’Italia conquista un oro alla prima occasione utile e guarda già tutti dall’alto al basso.
Filippo Ganna è ancora il signore del tempo: il ragazzone di Verbania ha vinto il secondo titolo consecutivo a cronometro nei Mondiali di ciclismo che sono stati inaugurati oggi in Belgio.
Da Imola a Bruges per un viaggio lungo un anno, che è passato dalla delusione di non aver centrato una medaglia alle Olimpiadi di Tokyo, all’argento europeo conquistato solo la settimana scorsa sulle strade di Trento.
L’imperatore ha ripristinato il suo dominio. Lo ha fatto rendendo terra di conquista “La Mecca” del ciclismo, quel Belgio teatro di alcune delle corse storiche di questo sport, prima fra tutte la Liegi-Bastogne-Liegi, la “decana” delle classiche.
Al cospetto di re Filippo si sono dovuti inchinare gli alfieri di casa, Remco Evenepoel e Wout Van Aert, che devono “accontentarsi” degli altri due gradini del podio.
Se il corridore della Ineos ha tagliato il traguardo di Bruges, posto a 43,3 km dal punto di partenza nella cittadina di Knokke, in 47 minuti e 47, mentre i suoi diretti avversari si sono attardati di 6 e 18 secondi.
Una dimostrazione di forza convincente che aiuta l’Italia a ripartire così come aveva chiuso gli Europei casalinghi: con una vittoria. Nella top ten, col nono tempo, anche l’azzurro Edoardo Affini. Mentre Matteo Sobrero si piazza in ventunesima posizione.
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