Guerra russo-ucraina, il Governo inglese congela il patrimonio degli oligarchi russi. Abramovich non può più vendere il Chelsea, che rischia l’interruzione della partnership con “Tre” e la bancarotta.
Momento delicato per il Chelsea FC: la squadra campione d’Europa in carica è di proprietà del magnate russo Roman Abramovich, e dunque direttamente interessata dalle sanzioni che il Governo Johnson ha applicato nei confronti degli oligarchi russi.
Ad Abramovich, figura molto vicina a Vladimir Putin tanto da essere direttamente coinvolto in un’opera di mediazione nel contesto della crisi attualmente in atto, sono stati confiscati beni per l’equivalente di 200 milioni di sterline.
Tra questi anche il Chelsea, squadra che il petroliere russo ha rilevato nel 2003, portandola per ben due volte alla conquista della Champions League (con una finale persa nel 2008).
La squadra allenata da Tuchel, il quale già aveva denunciato il clima di tensione che si respirava all’interno dello spogliatoio, rischia di subire ora seri contraccolpi. “Tre”, la nota compagnia telefonica sponsor di maglia del club londinese, ha già annunciato la fine della propria partnership commerciale con il club.
Una partnership che fruttava ai “Blues” introiti per 50 milioni di sterline all’anno, La squadra campione d’Europa si trova d’un tratto senza proprietario, vedendo dissolversi quello che, per quasi un ventennio, è stato uno dei sodalizi più vincenti della storia del calcio (21 i trofei conquistati in 19 anni).
La fuga degli sponsor rischia poi di gettare il club in crisi finanziaria, come annunciato da un titolo piuttosto esplicativo apparso sulle pagine del “Mirror”: “CHELLSEA”, scrive il quotidiano inglese. Un inferno che il club di Hammersmith spera abbandonare al più presto.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.