L’indiscrezione è stata lanciata dal quotidiano sportivo portoghese “A Bola”, che scrive di un torneo allargato a 36 squadre: via libera già il prossimo 31 marzo?
Il calcio è in continua evoluzione e gli organi che lo governano provano a restare al passo per non rischiare di esserne travolti. Nel suo momento storico più difficile, con una pandemia che ha messo in ginocchio l’intero suo apparato economico, e la minaccia di una Superlega che si fa sempre più incombente, la UEFA prova a reagire e lo fa rinnovando la migliore delle sue attrazioni: la Champions League.
Secondo il quotidiano portoghese “A Bola”, infatti, la massima competizione europea per club è pronta a cambiare faccia alla fine del prossimo triennio: via la fase a gironi così come la conosciamo, dentro un mini campionato “eliminatorio” a 36 squadre, costrette ciascuna ad affrontare un totale di 10 partite (5 in casa e altrettante in trasferta). Al termine di questa prima fase, le prime otto classificate accederebbero direttamente agli ottavi di finale, mentre le squadre piazzate dalla nona alla sedicesima si contenderebbero gli altri otto posti vacanti attraverso i playoff. Di lì in avanti si dispiegherebbe una formula a noi più familiare, con le classiche partite andata-ritorno a campi invertiti e la finale in gara unica.
Una mossa che mira a rendere più “inclusiva” la Champions League, così da attirare forse più seguito possibile e rendere il torneo più equilibratp. Se il progetto Superlega dovesse effettivamente prendere corpo, infatti, alcuni dei migliori club del vecchio continente uscirebbero fuori dall’orbita UEFA, e la Champions League perderebbe d’interesse.
Questa è solo una supposizione, come tale è l’indiscrezione di “A Bola”, che cita come fonte attendibile il presidente dell’associazione delle leghe europee Lars-Christer Olsson. Secondo la fonte di riferimento, il nuovo format della Champions sarà oggetto di discussioni in seno alla Commissione UEFA competizioni per club, presieduta da Fernando Gomes, e poi sarà passata al vaglio del comitato esecutivo UEFA, che si riunirà il prossimo 31 marzo. Solo allora potremo conoscere più dettagli, anche sull’eventuale modalità di accoppiamento dei 36 club nella prima fase. I tempi stanno cambiando e la UEFA non vuol farsi trovare impreparata.
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