L’Inter, in quest’ultimo periodo, sta vivendo due momenti fortemente determinanti per il suo futuro prossimo: da un lato è in piena lotta per la conquista dello scudetto, vista anche la prima posizione in solitaria dei nerazzurri in Serie A, dall’altro è alla disperata ricerca di nuovi fondi d’investimento per risanare le casse societarie.
La questione più urgente è senza ombra di dubbio quest’ultima e la famiglia Zhang, a capo di Suning e dei nerazzurri, è finalmente intenzionata a mettere tutto nero su bianco, sperando anche di chiudere la questione entro Pasqua.
Suning è da molto tempo in cerca di nuovi partners commerciali, viste le sue attuali difficoltà economiche ma diverse compagnie si sono fatte avanti per discutere della questione.
Il fondo BC Parters sembra essersi defilato per il momento e su questo fronte parrebbe essere tutto cristallizzato, senza particolari novità.
La compagine che sembra fare sul serio è quella del fondo americano Fortress che, secondo diverse indiscrezioni (confermate dal “Sole 24 ore”), sembrerebbe intenzionata a chiudere i giochi già entro marzo, trovando un accordo con Suning.
L’accordo da valutare, per l’entrata in società di Fortress, sarebbe il seguente: 250 milioni di euro totali da versare in due tranche (subito 150 milioni e successivamente i restanti 100). La faccenda però, invece che semplificarsi si complica, soprattutto andando a vedere le varie ramificazioni del fondo americano in giro per il mondo.
Cerchiamo di fare un po’ d’ordine: Fortress è controllato da Softbank, una serie di diverse holding proprietarie di molte compagnie attive nel mondo della tecnologia, della finanza e dell’energia.
In questo puzzle di società e quote azionarie spunta fuori anche Alibaba Group, in stretti rapporti con la holding di Suning visto che sembrerebbe averla ottenuta in pegno in cambio di un prestito di circa 130 milioni di euro.
Nel CdA di Softbank, inoltre, uno dei membri più altolocati è Yasir Al-Rumayyan, il governatore del fondo sovrano saudita, altro pretendente per l’acquisto dell’Inter.
Il quadro è davvero complesso e apparentemente confusionario, quasi da mal di testa, soprattutto quando si scava alle fondamenta di queste società multimiliardarie attive sotto diversi aspetti.
Una cosa è certa, comunque, Suning si farà presto da parte (forse cedendo l’intera sua quota) e l’accordo è ormai vicino, sperando che tutto questo giro di milioni e pacchetti azionari non faccia cascare la società nerazzurra in un’ulteriore girandola di debiti dalla quale sarebbe quasi impossibile riprendersi.
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