Dopo la bruciante eliminazione in Champions contro il Porto di ieri sera, si iniziano a fare delle riflessioni in casa bianconera.
Molti discutono sulla possibilità di salutare Ronaldo già quest’estate, un anno prima dalla scadenza del contratto (30 giugno 2022). Ma il problema è davvero il portoghese o alcuni giocatori (strapagati) all’interno della rosa che non sono all’altezza di vestire la maglia della Juventus? Oltre a sottolineare il fatto che questa è una squadra costruita male (Paratici e Nedved, ne siete consapevoli?).
Anallizando le prestazioni di ogni singolo giocatore, chi meriterebbe di lasciare Torino sono di sicuro Bernardeschi e Ramsey, probabilmente anche Rabiot.
Su alcuni si hanno dei dubbi, se qualcuno si può scusare vista la giovane età (ad esempio Bentancur che non sta brillando da parecchi mesi, ed altri giovani come Kulusevski e Demiral), su altri le perplessità aumentano, come per Alex Sandro, Morata e Dybala.
Sul brasiliano purtroppo è da qualche anno che sembra la brutta copia di se stesso nei primi anni di Juve, quando era un piacere vederlo sfrecciare sulla fascia. Data la situazione economica pessima, meglio concentrarsi su altri reparti quindi potrebbe restare.
Per quanto riguarda lo spagnolo ci si aspettava di più ma a giugno la vecchia signora potrebbe comunque prolungare il prestito per un altro anno, dandogli un’ultima chance o forse ragionare da subito su altri profili.
Mentre sull’argentino le sue qualità non si discutono, il problema è dove posizionarlo in campo e con chi. Lo scambio con Lukaku nell’estate 2019 col senno di poi sarebbe stato ideale, il belga a fare da torre per la squadra e spalla perfetta con Cristiano, senza andare a prendere un Morata poco convincente da 4 5 anni e risolvendo quindi il nodo Dybala.
La cosa certa è che bisogna comprare giocatori forti e di qualità in mezzo al campo, questa è la priorità. Solo 6 anni fa, nel 2015 avevamo il centrocampo più completo del mondo, se non il più forte, con Pogba (si spera in un romantico ritorno), Vidal, Marchisio e Pirlo (meglio da giocatore che da allenatore per ora). Ora come ora si salvano solo Arthur e McKennie, sperando ritorni a splendere Bentancur.
Servono anche sia un centrale difensivo, dato l’età avanzata di Chiellini e Bonucci, sia un terzino sinistro che dia il cambio ad Alex Sandro. Poi un vice Morata sicuramente visto che senza un vero 9 davanti, si fa fatica a costruire l’azione.
Un’ultima riflessione, se non la più importante, paragonando la rosa attuale alle squadre arrivate in finale nel 2015 e 2017, quello che si nota è la perdita come detto prima di un centrocampo forte ma soprattutto la perdita di campioni e uomini veri che hanno voglia di lottare, dei guerrieri, uno su tutti Mario Mandzukic. Un giocatore di grandissima personalità che lotta su tutti i palloni dal primo all’ultimo minuto dando l’anima, qualità che poco a poco si vedono sempre meno a Torino sponda bianconera.
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