Più che una vera trattativa o voce di mercato, qui siamo forse davanti a un titolo a effetto. Vero è che Giacomo Raspadori piace a Thiago Motta e Federico Chiesa ad Antonio Conte, ma spacciare quelli che sono semplici gradimenti per trattative di mercato è davvero non avere notizie da scrivere.
Proprio perché si tratta di un sussurro, forse nemmeno quello, diventato notizia, non disponiamo nemmeno di cifre ufficiose per cui è tutto rimandato a quando e se la cosa diverrà reale. Il costo, comunque, è di 25 milioni ciascuno, anche se Chiesa ha il contratto in scadenza tra un anno e potrebbe costare meno.
Oltretutto su Chiesa c’è da un po’ l’interesse della Roma, mentre su Raspadori non si registra nulla sul fronte del mercato. Per portarlo nella Capitale il confermato Daniele De Rossi starebbe lavorando attraverso Paulo Dybala, “incaricato” di convincere l’ex compagno di squadra a seguirlo, ma se ci sarà trattativa, sarà lunga.
Chiesa, classe 1997 e figlio d’arte, è cresciuto nella Fiorentina divenendo titolare in viola nel campionato 2016-2017 e restandovi fino all’ottobre 2020 per poi passare alla Juventus.
In bianconero cresce sempre più fino al grave infortunio rimediato nel gennaio 2022; rientrato quasi a fine anno, fatica a ritrovare la miglior condizione, ma nella stagione appena terminata fa registrare ben 9 gol in campionato, secondo miglior risultato dopo essere arrivato a 10 nel 2019-20 con i gigliati.
Raspadori, classe 2000, ha giocato per cinque anni nel Sassuolo, in cui è cresciuto, giocandovi titolare per due anni prima di passare al Napoli proprio nell’anno dello scudetto, al quale ha contribuito, da comprimario, con 2 gol. Nell’ultima stagione, ha giocato quasi tutte le partite tranne una e realizzato 5 gol.
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