Il tecnico portoghese ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta contro i rossoblu.
Sconfitta pesante per la Roma che, fuoricasa, cede al cospetto di un ottimo Bologna che stacca proprio i giallorossi in classifica portandosi al quarto posto.
Per i capitolini, quella di Bologna, è una sconfitta che brucia per vari motivi, uno dei quali porta proprio alla scarsa qualità del gioco mostrato senza i due terminali più significativi, ovvero Lukaku e Dybala.
Uno degli episodi più discussi della partita è stata sicuramente la sostituzione di Renato Sanches che dopo essere subentrato nella ripresa, è stato richiamato in panchina da Mourinho dopo soli 18 minuti per scelta tecnica.
Proprio lo Special One ha spiegato l’accaduto in conferenza stampa: “Mi scuso con Renato Sanches. Con lui viviamo una situazione di speranza e credevo potesse essere la partita giusta per ridargli quelle emozioni o adrenaline che ha perso a causa degli infortuni. Ho pensato che nel secondo tempo la squadra poteva avere bisogno della sua qualità pensando che avesse ripreso fiducia dopo il match di Europa League ma non è stato così. E’ una cosa brutta e mi dispiace ma non potevo lasciarlo giocare in una fase di frustrazione come quella, ha rischiato due volte anche il cartellino. Mi dispiace molto per lui, ma ho provato a migliorare la squadra”.
Già ai microfoni delle varie emittenti, Mourinho ha svelato di essere pronto a restare a Roma, anche in conferenza gli è stata fatta una domanda a riguardo: “Il mio compito è lavorare al massimo del mio potenziale e lo sto facendo ogni giorno. La proprietà può parlare con me quando vuole, ci sono tante cose che mi avvicinano a questo club e questa gente e non voglio che il popolo pensi che io possa andarmene. Voglio continuare qui, anche svolgendo un lavoro diverso rispetto a quelli fatti in carriera, quindi sviluppando giovani rispetto che sperare in altri giocatori che ti possono solo dare frustrazioni”.
Sul Bologna: “Ha una rosa fantastica e lavora bene a livello tattico. A centrocampo ha giocatori che sanno esattamente cosa fare e il primo gol lo dimostra, Moro è arrivato prima di tutti perché avevano più voglia. Uno dei nostri giovani, Joao Costa, è promettente ma è ancora un po’ caotico”.
Sulle ambizioni e le prossime sfide: “Mi piacerebbe vincere lo Scudetto qui, ma la realtà è che non abbiamo la squadra e le possibilità di Inter, Milan o Juventus. Dobbiamo comunque lottare per il nostro obiettivo, ovvero i primi 4 posti. Stiamo soffrendo molto in questo momento, ma almeno contro il Napoli recuperiamo Lukaku e Zalewski. Cercheremo di vincere”.
Su Thiago Motta: “Sono molto felice per lui, sta lavorando bene in una squadre che sembra perfetta per lui, con un profilo di giovani interessanti. Sarà sempre un mio bambino anche se ha 41 anni”.
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