Le parole di Max Allegri alla vigilia di Bologna-Juventus: “Dobbiamo lavorare per migliorare alcuni aspetti, ma stiamo tracciando un percorso”.
Missione Bologna: la Juventus di Max Allegri, conosciuto il proprio destino in Champions League, si rituffa sul campionato dove urge cambiare marcia. Davanti c’è il Bologna, squadra ostica che occupa una posizione di metà classifica.
Prima, però, un elogio alla Juventus Women, che ha passato il turno preliminare in Champions qualificandosi ai quarti di finale: “Ciò significa che, almeno in Europa, la Juventus si è comportata bene. Noi siamo più indietro in campionato, e proveremo a raddrizzare la situazione”.
Tornando al Bologna, gli ultimi risultati casalinghii della formazione di Mihajlovic parlano chiaro: due vittorie, contro Cagliari e Roma, e una sconfitta, contro la Fiorentina che ha dovuto faticare parecchio.
Allegri ne è consapevole e avverte i suoi ragazzi: “Il Bologna È in un’ottima posizione di classifica. Giocare lì non è semplice. Ci prepareremo ad una partita difficile: nei secondi tempi ha fatto molti gol, sta in una buona condizione fisica e mentale. Ci vorrà una partita di tecnica e lucidità“.
Il tecnico livornese ha fatto la conta degli assenti, partendo dal solito Ramsey: “È ancora fuori per un problema al flessore. , Dybala non sarà a disposizione, neanche Chiesa e Danilo. Chiellini ha qualche acciacco, difficilmente partirà con noi ma spero di averlo per martedì. Gli altri abili e arruolabili“.
Proprio su Dybala, uscito anzitempo nella gara contro il Malmoe, e su Kulusevski, operato per sinusite, ha voluto approfondire Allegri: “Dejan è rientrato dopo la settimana di stop ma non ha 90′ nelle gambe perché dopo l’operazione ha mangiato solo cose liquide, perdendo peso. Averlo in panchina è importante. Dybala, a livello di risonanza, non ha nulla ma già col Malmoe è uscito affaticato, anche col Venezia, quindi c’è il rischio. Poi non si è allenato con la squadra, vedremo se sarà a disposizione martedì“.
Potrebbe dunque essere l’occasione di Kaio Jorge: “O gioca Kean o Morata, oppure Kaio Jorge. Sta crescendo, si sta adattando al campionato italiano. A Venezia ha fatto una buona partita“.
Sul centrocampo, invece: “Locatelli vediamo oggi come sta. Ho Rabiot, McKennie, Bentancur, Arthur a disposizione. Kean o Morata? Valuteremo se far giocare uno o l’altro, oppure Kaio Jorge entrato bene a Venezia“.
Per quanto riguarda Cuadrado, invece, c’è la possibilità che giochi alto: “Juan può giocare da terzino ma anche esterno alto. Domani dovrò valutare perché De Sciglio è rientrato frettolosamente, giochiamo una partita dietro l’altra. Cuadrado è un giocatore di grande affidabilità“.
Ma la Juventus, a prescindere dai dubbi di formazione, ha bisogno di trovare quella continuità che le manca da inizio campionato. Già contro il Venezia, Allegri aveva punzecchiato i suoi chiedendo maggior attenzione, ma il messaggio non è stato recepito: “Non è un ultimatum, è un percorso di crescita, di errori, per fare meglio alcune cose. Speriamo domani ci sia una sorpresa migliore nell’uovo rispetto a Venezia. Tra gennaio e febbraio abbiamo 4/5 scontri diretti più la Champions, quindi cercheremo di recuperare tutti per fare una seconda parte di stagione nel migliore dei modi. Bisogna avere fiducia perché i giocatori non diventano all’improvviso bravi o scarsi. Bisogna migliorare con serenità, ma il calcio è anche questo, senza grandi allarmismi“.
Segnali positivi, comunque, ce ne sono, anche perché la squadra ha ampi margini di miglioramento: “La vedo perché bisogna averla. Bisogna lavorare per migliorare, io sono felice della scelta che ho fatto. È una squadra con giocatori con poca esperienza nel vincere, ci vuole tempo. Se saremo bravi accorceremo, ma abbiamo pochi punti rispetto a quelli che dovremmo avere. Va migliorata la lettura delle partite, perché abbiamo fatto grandi prestazioni contro le big, poi scivolando in altre“.
La crescita, però, non si può ottenere passando solo dal mercato: “Del mercato non ha senso parlare ora perché ci sono due partite da giocare. Poi ci pensa la società, parliamo tutti i giorni, ma non è il mercato di gennaio che risolve quello che dobbiamo risolvere. La rosa è ottima dobbiamo migliorare“.
Nè ora è il momento di pensare alla Champions o fare calcoli su chi è davanti. La Juventus ha bisogno di pensare a se stessa: “Non mi preoccupa, in questa situazione c’è solo da lavorare. La cosa positiva è che abbiamo recuperato 6 punti al Napoli, poi gennaio e febbraio diventano determinanti per il campionato, la Coppa Italia, Supercoppa e Champions. L’anno nuovo vedremo, magari cambia l’anno e cambia tutto“
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