Tonfo senza precedenti della Roma che perde 6-1 in casa dei norvegesi, lasciando anche il primato del girone di Conference League.
Onestamente servirebbero delle scuse a quei 400, impavidi, tifosi che hanno sfidato il freddo norvegese per scaldare gli animi dei propri beniamini impegnati nella sfida che avrebbe potuto chiudere i giochi della fase a gironi di Conference League.
Eppure, il gelo più grande non è dovuto dal clima di Bodo, ma dalla prestazione agghiacciante della Roma di Josè Mourinho, del tutto inspiegabile e inaccettabile per essere vera.
Forse proprio il freddo di Bodo ha reso quella che doveva essere la “Roma B” messa in campo da Mourinho alla pari di 11 statue di ghiaccio. La Roma, dal primo minuto, non onora la competizione e la partita ma tutto ciò è anche merito di una splendida prestazione del Bodo/Glimt al quale vanno gli applausi e il merito di aver riscritto il libro della storia del calcio norvegese.
Perché dentro la prestazione di Solbakken, Botheim, Berg e compagni c’è una dedizione e un’applicazione tattica che non ha avuto eguale, facendo scuola ad una Roma troppo convinta di se stessa.
La squadra di Knutsen, oggi, è da 10 in pagella perché questa vittoria non solo permette ai suoi ragazzi di avere il primato nel girone di Conference League, ma anche di entrare di diritto nell’olimpo di quei beniamini che sono riusciti a fare un’impresa senza precedenti perché mai si sarebbe pensato che una squadra norvegese riuscisse ad annichilire così tanto una delle migliori rappresentati del calcio italiano.
Ma non è solo un problema di riserve, quello della Roma, perché appena Mourinho prova a salvare la faccia inserendo quelli che dovrebbero essere i titolari, i giallorossi incappano in una prestazione ben peggiore di quella desiderata.
Uno dei capitoli più neri della storia giallorossa, termina nel gelo di Bodo in cui i padroni di casa hanno strappato un biglietto per la storia.
Le pagelle del Bodo/Glimt
Haikin 6: Incredibilmente, serata da spettatore non pagante per lui.
Sampsted 6,5: Bravo e ordinato. Non deve strafare in un match dove i suoi sono inarrestabili.
Moe 7: Annulla totalmente tutti gli attaccanti della Roma. Da Mayoral a Abraham nessuno ha scampo quando passa dalle sue parti.
Lode 6,5: Prestazione eccelsa anche per lui, nonostante soffra un po di più gli inserimenti giallorossi.
Bjorkan 6,5: Errore da matita rossa sul gol di Carles Perez, ma il secondo tempo è stupefacente. Spinge con la voglia e la qualità degna del miglior Spinazzola e rimedia pienamente al suo errore.
Brunstad Fet 7,5: Dopo 8 minuti dona l’assist per l’inizio della festa norvegese. Partita senza errori e con giocate mai banali che mettono fuori giri tutti i centrocampisti della Roma.
Berg 8: L’uomo più atteso del Bodo si dimostra fin da subito esplosivo. La prima azione del match porta la sua firma, poi al 20′ fa partire una fiondata che si spegne direttamente all’angolo sinistro del palo di Rui Patricio. Mostra enorme qualità.
Kondradsen 7,5: Inizia il match in modo quasi stentato, poi si dimostra una furia. Impossibile fermarlo oggi.
Solbakken 8,5: I giallorossi sono inesistenti sulle fasce ed è anche merito suo. La sua prestazione è sontuosa sotto tutti i punti di vista ed è presente in ogni azione chiave del Bodo. Il primo gol è propiziato da un suo tocco, illumina i compagni e nel secondo tempo sigla una doppietta con tanto di pallonetto a Rui Patricio… cos’altro doveva fare?
Botheim 8,5: Pronti, via ed è subito una sanguinosa spina nel fianco per i giallorossi. Ispira e chiude in gol l’ottima azione che porta in vantaggio il Bodo in un primo tempo esaltante per lui e i suoi compagni. Nel secondo tempo trova anche la doppietta personale in una prestazione da applausi.
Pellegrino 7: Poteva mettere il suo nome sul tabellino non una, ma due volte, ma non ci riesce ed è l’unico motivo per cui non merita un voto superiore visto che la prestazione è stata ai limiti della perfezione.
Kjetil Knutsen 10: Che voto si può dare ad un’allenatore che, con una squadra nettamente inferiore dal punto di vista tecnico, ospita una delle squadre più forti del calcio italiano e annichilisce tutti con un perentorio 6-1. La squadra gioca un match degno delle migliori compagini europee e le lacrime finali del tecnico fanno capire quanto questo risultato rimarrà nella storia del calcio norvegese.
Le pagelle della Roma
Rui Patricio 4,5: Prende sei gol dal Bodo/Glimt, di sicuro non totalmente colpa sua, ma oggi non c’è nulla di buono da dire sui giallorossi.
Reynolds 3: Tutto tranne un terzino. Gli esterni del Bodo scherzano con lui e non si capisce ancora quali qualità questo ragazzo abbia.
Ibanez 4: Nella “Roma B” di Mourinho, lui è uno dei titolari che deve tenere alta la squadra. La sua autorità in area di rigore dura il tempo del calcio d’inizio e del primo gol del Bodo.
Kumbulla 3: Che disastro. Tatticamente, fisicamente e tecnicamente surclassato dagli avversari che dovrebbero essere due-tre livelli meno forti. Eppure il dilettante, oggi, sembra lui
Calafiori 3,5: Prima della partita aveva detto che giocare in Europa fa crescere e diverte. Credo si sia ricreduto su entrambi gli aspetti. Prestazione orribile.
Diawara 5: Uno sprazzo di gioco sull’assist per Carles Perez, poi il vuoto più totale nella serata più nera di tutte. (dal 60′ Pellegrini 4,5: Entra e non fa praticamente nulla. Anzi il Bodo con lui in campo dilaga)
Darboe 4: Corre a vuoto per tutto un tempo e l’unica statistica messa a referto è il cartellino giallo ottenuto. Brutta prestazione per il ragazzo, completamente annichilito dal centrocampo norvegese. (dal 46′ Cristante 4: Partecipa alla dormita giallorossa).
Carles Perez 5: Il primo a rinvigorirsi dopo l’inizio horror dei giallorossi, suo il gol del 2-1 su buona imbeccata di Diawara, ma i buoni propositi dello spagnolo terminano dopo i primi 45 minuti. Nel secondo tempo si eclissa come tutta la squadra.
Villar 4: Dopo la prestazione di questa sera, probabilmente i giornalisti inizieranno a “bacchettare” meno Mourinho per il suo scarso impiego. Lo spagnolo è il fantasma del giocatore visto lo scorso anno e l’esperimento da trequartista è fallito miseramente. (dal 46′ Mkhitaryan 4: Come per tutti, partita orribile dove non ci sono dati tecnico-tattici da segnalare se non il risultato finale).
El Shaarawy 4: Era in campo? Niente da segnalare sulla sua prestazione. Sempre anticipato e sempre prevedibile. (dal 61′ Abraham 4: Entra giusto in tempo per partecipare al party confezionato dal Bodo Glimt).
Borja Mayoral 4: Chi l’ha visto? Lo spagnolo sciupa una delle pochissime occasioni offerte da Mourinho per mettersi in mostra, ma lui per 45 minuti gioca a fare il fantasma senza tirare, aiutare i compagni o rendersi pericoloso. (46′ Shomurodov 4: Allo stesso livello di Mayoral).
Josè Mourinho 3: Non esiste voto per esprimere l’incredulità e l’imbarazzo nel vedere una delle squadre più importanti del calcio italiano essere presa a pallonate da una squadra totalmente alla portata. La peggior sconfitta della storia di Mourinho in termini di numeri e di risultato, forse anche la peggiore della Roma, in termini di orgoglio. La squadra non è mai scesa in campo, perdere ci sta… ma 6-1 dal Bodo/Glimt no.
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