La corsa della Roma, al terzo posto, viene interrotta dalla grande prestazione difensiva del Benevento. Fonseca rimprovera i suoi di scarsa concretezza e aspetta il risultato della Juventus.
Spedizione amara quella che la Roma ha dovuto affrontare allo Stadio Ciro Vigorito di Benevento per il match che ha concluso la domenica di Serie A.
I giallorossi sono letteralmente sbattuti sul muro eretto dal Benevento di Pippo Inzaghi, mostrando poca lucidità e concretezza, nonostante essere stati, per più di metà del secondo tempo, in superiorità numerica a causa dell’espulsione di Glik.
Un pareggio a reti bianche che rischia di dover costringere la Roma a cedere il terzo posto del campionato alla Juventus di Pirlo, attesa domani contro il Crotone, ma che, soprattutto, fa riemergere alcuni problemi di concretezza.
Fonseca, in conferenza stampa, ha parlato di come il Benevento abbia impostato una partita chiara e precisa contro la Roma che, invece, non è risultata per nulla concreta. A ridosso dei trenta metri, la Roma si è sciolta come neve al sole senza trovare nessuna giocata vincente da parte di nessun giocatore.
L’inserimento di Dzeko, dice il mister, doveva portare maggiori uomini in area avversaria, ma così non è stato. La Roma, di solito, è molto abile contro le squadre che lasciano il pallino del gioco, ma stasera è mancato qualcosa.
Stanchezza fisica a causa dei tanti impegni e defezioni? Per Fonseca non è questo il problema.
Il tecnico portoghese imputa, al passo falso di stasera, semplicemente una difficoltà nel trovare le idee giuste per sfondare l’organizzata difesa del Benevento.
Dopo l’entusiasmo che l’andata dei sedicesimi di Europa League aveva portato, la Roma è costretta a fare un passo indietro e Fonseca cercherà di lavorare sulla mancata grinta e precisione mostrata questa sera.
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