Una situazione a dir poco surreale. Fino a un paio di settimane fa il primato del Verona sembrava invincibile, con gli scaligeri indicati come la candidata inattaccabile a vincere la cadetteria a mani basse e senza nemmeno faticare troppo. Quindici giorni più tardi i giudizi rischiano di cambiare in modo radicale. Oggi Pazzini e compagni sono sì in testa, ma a pari merito con il Frosinone. E soprattutto il divario sulle inseguitrici si è quasi azzerato: più due sul Cittadella, più tre sul Benevento, aspettando Spal ed Entella che hanno una gara in meno.
Un crollo rapido quanto inatteso dovuto alle sconfitte contro Novara e Cittadella. Per carità, capita a tutti un periodo di flessione, anche ai migliori. Ma in questo caso ciò che più deve far preoccupare Pecchia è la tenuta difensiva: ben nove le reti incassate nelle ultime due giornate, un’enormità se consideriamo che nelle precedenti tredici giornate il Verona ne aveva incassate appena dieci.
Domenica alle ore 17:30 l’occasione del riscatto in casa contro il Bari. Perché se due indizi fanno una prova, la promozione è clamorosamente a rischio. E’ proprio vero: in Serie B nulla è scontato.
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