La sera di venerdì 14 giugno 2024 sono cominciati gli Europei di Germania. Le 24 nazionali si daranno battaglia durante la fase a gironi, poi cominceranno le gare ad eliminazione diretta che termineranno la sera di domenica 14 luglio 2024 con la finalissima in programma all’Olympiastadion di Berlino.
Lo spettacolo è assicurato, anche perché – come dimostrano quote e pronostici della schedina del giorno scommesulweb – prevedere il possibile vincitore è ad oggi molto complicato.
In questo torneo, la componente economica la farà da padrone. Di fatti, l’Uefa ha confermato il modello allargato per la manifestazione, riprendendo il format delle 24 squadre partecipanti che era stato introdotto a partire dagli Europei del 2016 in Francia. Il motivo è sì geopolitico, ma in primis ovviamente finanziario: più nazionali partecipanti significa più soldi derivanti dalla vendita dei biglietti e dai diritti televisivi – oltre che un crescente livello di soddisfazione generale tra le Federazioni considerate calcisticamente “minori”.
Ma quali sono i guadagni e le spese nello specifico di Euro 2024? Quanto incassano le squadre e quanto l’Uefa? Di seguito alcuni numeri un po’ più precisi.
Ricavi e costi di Euro 2024: i numeri principali
Gli Europei di Germania, si stima, genereranno un guadagno complessivo di quasi 2,5 miliardi di euro. La crescita è esponenziale: basti pensare che gli Europei del 1992 generarono appena 40,9 milioni di euro. L’aumento dei guadagni però è stato notevole non solo a decenni di distanza, ma anche paragonando questo torneo a quello del 2016 in Francia (1,9 miliardi di euro) e a quello itinerante del 2021 (1,8 miliardi, limitato però dalle restrizioni Covid).
L’incasso maggiore per l’Uefa deriva dai diritti televisivi, che prevede un totale di 1,44 miliardi di euro grazie ai contratti firmati con le varie emittenti nazionali. In questo chiaramente ha fatto la differenza l’inserimento di 24 squadre e la possibilità di accedere alla fase ad eliminazione diretta addirittura con 16 selezioni: tradotto, due terzi delle formazioni in corsa giocheranno almeno 4 partite agli Europei. Ciò significa più Federazioni coinvolte direttamente, e non solo per i gironi.
Notevoli sono anche i ricavi commerciali derivanti da sponsor e pubblicità, previsti circa sui 568 milioni di euro; a questi si aggiungono i 300 milioni stimati per la biglietteria e ulteriori 100 milioni circa per il settore hospitality.
D’altra parte, l’Europeo ha anche dei costi. I primi conteggi parlano di circa 1,22 miliardi di euro di spese per gli Europei di Germania, di cui circa 645 milioni legati all’organizzazione dell’evento da parte della Federazione tedesca. Dal totale vanno poi sottratti circa 240 milioni di euro che verranno girati nelle casse dei club di tutt’Europa a seconda del numero di giocatori convocati nelle rispettive nazionali, a cui poi si aggiungono anche i soldi per le squadre partecipanti: 331 milioni di euro circa per le 24 Federazioni, con un premio massimo di quasi 28,5 milioni di euro per la selezione vincitrice del torneo.
Facendo la differenza con i guadagni quindi, l’incasso dell’Uefa al netto delle spese è presto detto: 1,19 miliardi di euro. Un ammontare decisamente più alto rispetto a quello del 2021 (645 milioni) e del 2016 (847 milioni).
E la Germania? L’impatto economico di Euro 2024 sul paese ospitante è sicuramente molto importante. Le stime prevedono circa 7 milioni di turisti nel territorio tedesco per le partite degli Europei di quest’estate. Di questi, 2,7 milioni di tifosi sono attesi fra i 10 stadi che la Germania ha messo a disposizione per le gare del torneo. Tuttavia, gli esperti ritengono che questo impatto non sia ancora sufficiente per rialzare un’economia così in recessione come quella tedesca.
Quanto guadagnano le squadre che partecipano ad Euro 2024
Come anticipato sopra, durante una riunione nelle settimane antecedenti all’inizio degli Europei, l’Uefa ha stabilito che il premio complessivo da destinare alle Federazioni partecipanti sarà lo stesso dell’edizione precedente: vale a dire 331 milioni di euro. Non c’è dunque stato un vero aumento rispetto al torneo francese del 2016, ma è innegabile come la crescita sia stata netta e repentina negli ultimi 25-30 anni di calcio. Basti pensare che agli Europei del 1996, l’Uefa distribuì appena 55 milioni di euro fra le 16 squadre che parteciparono alla fase a gironi della manifestazione.
E per quanto riguarda i criteri di distribuzione?
Innanzitutto, è bene chiarire che qualsiasi nazionale – indipendentemente dal percorso che farà – incasserà di base almeno 9,3 milioni di euro. Si tratta del classico bonus di partecipazione. A questo poi si aggiungeranno ulteriori premi economici a seconda dei risultati.
Per ogni vittoria, la Federazione ottiene un altro milione di euro; mezzo milione invece per il pareggio, nulla chiaramente per la sconfitta. Al passaggio del turno agli ottavi invece, ecco pronto 1,5 milioni di euro per la nazionale; a questi se ne aggiungo 2,5 per la qualificazione ai quarti di finale, 4 milioni per chi arriva in semifinale e 5 per la finalista perdente. La squadra che si laurea infine campione d’Europa incassa 8 milioni di euro, cifra che si è portata a casa proprio la nazionale italiana di Mancini 3 anni fa da Wembley.
Facendo quindi un rapido calcolo, una selezione che vince tutte e 7 le partite del proprio Europeo arriva a guadagnare fino ad un massimo di 28,25 milioni di euro. Esattamente come fatto proprio dall’Italia, che dopo aver vinto il proprio girone a punteggio pieno davanti a Svizzera, Turchia e Galles, ha battuto nell’ordine Austria, Belgio, Spagna e Inghilterra.
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