Salutato Fabio Cannavaro, che non ha trovato l’accordo per il rinnovo del contratto dopo la faticosissima salvezza ottenuta nella stagione appena terminata, l’Udinese volta pagina e, come spesso ha fatto nel corso della sua storia, si affida ad un allenatore relativamente sconosciuto per tentare di imprimere una svolta dopo anni di gioco scadente e posizioni elevate di classifica nemmeno sfiorate.
Si tratta del tedesco Kosta Runjaic, 53 anni compiuti una settimana fa, croato di origine e nato a Vienna, ma cresciuto in Germania.
Dopo una carriera agonistica svoltasi esclusivamente a livello giovanile e gli inizi da tecnico sempre a quel livello, Runjaic ha iniziato a lavorare da primo allenatore nel 2007 allenando la seconda squadra del Wehen per poi approdare, dopo altre esperienze da vice, sulla panchina del Darmstadt nel 2010.
Dopo aver portato la società dell’Assia in 3° Liga, la terza serie tedesca, il tecnico croato ha allenato esclusivamente in Zweite Bundesliga, prima il Duisburg, poi il Kaiserslautern e, infine, il Monaco 1860, ma sempre con risultati non esaltanti.
La svolta arrivò nel 2017 con la proposta del Pogon Stettino. Runjaic ha allenato i polacchi, in massima serie, per ben cinque anni guadagnandosi la chiamata del Legia Varsavia nel 2022. Nella capitale ha vinto i suoi primi trofei, Coppa e Supercoppa di Polonia.
Come dimostra il curriculum, comprensivo di molte stagioni trascorsi a guidare squadre giovanili, questo allenatore pare la persona più adatta al consueto progetto dei friulani, valorizzare al massimo i giovani affinché facciano gola ai club più prestigiosi per poter fare cassa. Nessuna ambizione come quella dell’Atalanta, dunque, ma player trading puro.
Riuscirà il croato a evitare stagioni anonime, se non addirittura pessime come quella trascorsa, e provare a riportare l’Udinese nella parte sinistra della classifica? Vedremo.
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