Albert Gudmundsson indagato per violenza sessuale in Islanda, il giocatore rischia di essere escluso dai prossimi Europei e il carcere.
Dopo una stagione da assoluto protagonista impreziosita dalle 14 reti e 4 assist messe a referto in Seire A, Albert Gudmundsson rischia di avere un ruolo da protagonista (in negativo) anche fuori dal rettangolo di gioco. Il gioiello del Genoa è infatti stato accusato di violenze sessuali arrecate ai danni di una donna di Reykjavik in Islanda, per un evento che sarebbe avvenuto cronologicamente la scorsa estate del 2023.
Il caso era scoppiato già a campionato in corso negli scorsi mesi e aveva portato all’esclusione dalla nazionale islandese dello stesso diretto interessato, prima di essere poi archiviato dai giudici nel paese con il conseguente reinserimento del calciatore in nazionale. La donna, però, non sarebbe stata assolutamente felice dell’esito delle indagini nel paese e avrebbe presentato un ricorso che avrebbe recentemente portato alla riapertura del caso, con tanto di rischio di condanna per Gudmundsson.
Attualmente la situazione è in attesa di sentenza, se le accuse dovessero dimostrare fondatezza, i rischi per il gioiello del Genoa potrebbero essere irreversibili. L’articolo 194 del Codice penale generale islandese recita che “chiunque ha rapporti o altri rapporti sessuali con una persona senza il suo consenso è colpevole di stupro ed è punito con la reclusione da un minimo di 1 anno a un massimo di 16 anni”. Gudmundsson rischierebbe, dunque, oltre al carcere, anche di compromettere il seguito della sua carriera proprio nel momento storico della rampa di lancio.
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