Caos in Brasile-Argentina, rissa violenta tra le due tifoserie, Messi decide di ritirare la propria squadra dal terreno di gioco.
Brasile-Argentina è sempre una partita molto attesa in tutto il mondo per tutti gli amanti del calcio che sperano di godersi un match ricco di azioni da gol e di spettacolo, che ha sempre contraddistinto il Classico sud americano. Stavolta però nel big match valido per le qualificazioni ai prossimi Mondiali, non è stato lo spettacolo a prevalere, bensì l’orrore.
Al Maracanà, infatti, l’orrore è iniziato quando poco prima dell’inizio del match i tifosi brasiliani hanno iniziato a fischiare sonoramente i sostenitori dell’Albiceleste che non erano stati isolati e che risiedevano nel settore sud affiancati a quelli verdeoro. I circa 3000 tifosi argentini reagiscono alle provazioni brasiliane con una rissa che scoppia all’improvviso e getta lo stadio nel panico.
A quel punto Lionel Messi, capitano della Nazionale Argentina, decide di far rientrare negli spogliatoi tutta la squadra, nel tentativo di placare gli animi, tentativo fatto anche dal portiere dell’Albiceleste, Emiliano Martinez, il quale ha cercato di arrampicarsi sugli spalti per placare la violenta repressione potata avanti dalle forze dell’ordine contro le due compagini. Lo scontro giunge al termine solamente dopo circa mezz’ora, nel momento in cui la polizia riesce a creare un cordone divisorio tra le due tifoserie, per isolare i tifosi ospiti. Da quel momento in poi la gara ha inizio e terminerà con la vittoria di misura dell’Argentina grazie ad un gol al 63’ di Nicolas Otamendi.
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