La UEFA ha deciso di porre una regolata per quanto riguarda le plusvalenze. L’uso di scambiarsi i calciatori per cifre altamente spropositate è stato uno degli strumenti impiegati dai club per ottenere guadagni extra.
Il simbolo della UEFA, massimo organismo a livello continentale
Il giornale l’Equipe ha dato in esclusiva questa notizia, ricordando le operazioni svolte di recente che hanno visto il fenomeno della plusvalenza. Una di queste ha riguardato lo scambio tra Juventus e Barcellona, con i centrocampisti Pjanic e Arthur al centro della contesa. Questi due atleti hanno visto una valutazione al rialzo del loro cartellino, stipulati rispettivamente tra 60 e 72 milioni di euro.
In tale maniera le due società hanno potuto “aggiustare” immediatamente i loro bilanci, contabilizzando la cessione nella plusvalenza. La UEFA è stata lenta a reagire, ma ora pare che voglia mettere un freno a queste pratiche.
Il 28 giugno prossimo la Federcalcio europea voterà gli emendamenti alla disciplina del Fair Play Finanziario. In particolare il comitato per le licenze dei club, nel cui capo risiede il vice presidente dell’UEFA Gravina, ha proposto modifiche al regolamento contabile dei trasferimenti.
Se i prezzi dei calciatori scambiati non dovessero corrispondere al reale valore di mercato, l’organo di controllo della UEFA non permetterà più la loro iscrizione a bilancio.
La FIFA, invece, ha adottato le nuove regole che riguardano il tetto ai prestiti dei giocatori nel calcio internazionale. Entrate in vigore il 1 luglio 2022 e ora aggiornate.
- Una durata minima del prestito (tra due periodo di registrazione) ed una durata massima pari ad un anno.
- Divieto di ulteriori sub prestiti di un calciatore già in prestito ad un terzo club
- Limitazione al numero di prestiti per stagione tra gli stessi club: tre sia ceduti in prestiti, tre anche per acquisti sempre con la medesima modalità.
- Limitazione al numero di prestiti: nella stagione appena passata erano 8 sia ceduti che acquistati Dal 2023/24 il totale si abbasserà a 7, mentre dal 2024 si assesterà definitivamente a 6.
I giocatori di età pari o inferiore a 21 anni, così come i professionisti cresciuti nel club, non avranno tali limitazioni.
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