Giro d’Italia 2023, la prima grande salita non regala scossoni in classifica: sul Gran Sasso vince il giovane trentino Davide Bais (Eolo Kometa), mentre il norvegese Andreas Leknessund conserva la maglia rosa almeno per un’altra tappa.
Non ci sono stati gli scossoni previsti nella settima prova del Giro d’Italia 2023: la Capua-Gran Sasso Campo Imperatore, 218 chilometri con arrivo sul massiccio abruzzese, ha visto i favoriti alla corsa per la maglia rosa rimanere nelle retrovie, senza portare azioni d’attacco che potessero smuovere la classifica.
Così, mentre sulla cima innevata è arrivato, al termine di una fuga lunga 215 chilomentri, un terzetto di outsider composto da Davide Bais (alla prima vittoria in un grande giro), Karel Vacek (Corratec-Selle Italia) e Simone Petilli (Intermarché), in cima alla graduatoria generale ci resta il norvegese Andreas Leknessund, che si è preso la maglia rosa a Melfi, tre giorni fa, e non intende lasciarla, almeno per il momento.
Tornando al grande protagonista di giornata, Davide Bais, il ragazzo di Rovereto conquista così la prima vittoria tra i professionisti in uno scenario di prestigio come lo è il Giro d’Italia. Il classe ’98 ha dedicato il successo alla propria famiglia, e portato a due il computo dei successi tricolori in questa edizione, dopo che Jonathan Milan aveva vinto a San Salvo domenica scorsa, nella seconda tappa.
Domani la Terni-Fossombrone, 207 chilometri, in una giornata che si preannuncia movimentata nell’ultima parte, con tre Granpremi della Montagna nei 57 chilometri conclusivi.
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