Non potendo scrivere nulla sull’appena conclusasi sessione invernale di mercato del Milan poiché non è arrivato alcun rinforzo, scriveremo dei problemi del Milan.
Se la società deve navigare a vista a causa dei paletti imposti dalla UEFA e, dunque, non può effettuare un mercato come si deve, è altrettanto vero che non sarebbe stato bello vedere in campo i giocatori arrivati in estate.
Charles De Ketelaere, arrivato dopo un’estenuante trattativa al costo di 35 milioni, non ha mai goduto della fiducia del mister ed è anche, con la sostituzione alla fine del primo tempo del funesto match di domenica, diventato capro espiatorio dei mali della squadra.
Mali che sembrano assumere anche gli altri giocatori sbarcati a Milanello tra luglio e agosto: Yacine Adli ha disputato solo mezza partita, letteralmente; Aster Vranckx poco più. Sergino Dest è stato usato più frequentemente, ma in maniera non appropriata. Origi è sempre in infermeria e quel poco che ha fatto lo ha fatto discretamente.
A proposito di infermeria: a quando la cacciata dello staff di Stefano Pioli e la demolizione di Milan Lab? Non possono esserci così tanti infortuni ed è un problema secolare.
Secolare come il problema dei gol subiti da calcio piazzato, ma anche quello relativo al portiere: Ciprian Tatarusanu non infonde fiducia alla difesa, già rintronata, e non para nemmeno il parabile. Forse potrebbe esordire l’unico volto nuovo Vazquez, portiere colombiano arrivato dal Paraguay, che ha una dozzina di anni in meno e, forse, più riflessi.
Infine, Stefano Pioli: non sarebbe il caso di cambiare modulo? E’ evidente che il 4-2-3-1 non funziona più e i giocatori sembrano rigettarlo.
Per quanto riguarda, infine, le trattative, solo due sono i nomi trattati: Niccolò Zaniolo e il solito Saint-Maximin. Trattative iniziate tardissimo e che saranno, forse, riprese in estate.
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