Kings League : cos’è il format creato dall’ex Barcellona Gerard Piqué. Quante squadre sono, le regole e dove è possibile seguirlo.
Gerard Piqué riesce sempre a far parlare di sé. L’ex difensore è sicuramente uno degli uomini più chiacchierati del momento, per via della rottura con la storica moglie, la cantante Shakira. Nonostante la cantante colombiana abbia registrato una canzone rap che contiene frecciatine contro il suo ex marito, l’ex giocatore cerca di non pensarci e di impegnarsi in tutt’altro.
Piqué, infatti, avrebbe dato vita alla cosiddetta King’s League, un torneo che, a detta dei tifosi spagnoli, viene seguito addirittura più della Liga. Si tratta di una specie di lega di calcio a 7 composta da 12 squadre partecipanti. Fino al 27 dicembre, infatti, hanno avuto la possibilità di candidarsi diverse persone, tramite la registrazione del sito, che sono stati accorpati alle squadre finali.
A partecipare al torneo sono anche ex glorie del calcio europeo e spagnolo, come l’ex portiere della nazionale Iker Casillas o el Chicharito Hernandez. Questi grandi calciatori, infatti, avranno l’obbiettivo di dare ancora più prestigio ad una competizione nuova, singolare e che sembra aver stregato milioni di appassionati di calcio spagnoli ma anche da tutte le parti del mondo.
Kings League, le regole del gioco
Il torneo possiede delle regole abbastanza peculiari, a partire dal calcio d’inizio. La battuta di quest’ultimo, infatti, è molto simile a quello della pallanuoto con i giocatori delle due squadre che partono dalle linee di fondocampo per poi spostarsi verso il centro del campo. La partita è composta da due tempi di 20 minuti ciascuno durante la quale si possono realizzare sostituzioni illimitate e alla chiamata del Var come accade nel basket.
Un’altra particolarità sono le cosiddette carte jolly che vengono pescate all’inizio del match e danno diritto a diversi vantaggi come rigore immediato, privare due calciatori alla squadra avversaria per due minuti o far valere doppio un qualsiasi gol. Ma l’elemento più caratteristico e che ha suscitato l’interesse di tutti è il momento dell’Enigma69.
Si tratta di un giocatore sconosciuto, che indossa una maschera da lottatore wrestler messicano e che gioca in una delle due squadre. La cosa che ha suscitato più interesse è che si tratta di un calciatore della Liga che non ha avuto il permesso del proprio club di partecipare alla competizione. Lo scopo del gioco è far partecipare i tifosi che si sono subito sbizzarriti, avanzando ipotesi su chi potrebbe essere il calciatore misterioso, arrivando anche a diversi nomi come Isco o Denis Suarez.
Kings League, dove seguirla in streaming e diretta TV
Ormai il calcio è diventato sempre più un prodotto delle piattaforme. E quale migliore canale per avvicinare sempre più appassionati, soprattutto quelli della generazione Z, se non ricorrere all’app streaming del momento: Twitch. Proprio su questa piattaforma che viene realizzato questo torneo che ottiene sempre milioni di spettatori. In alternative, c’è anche YouTube.
A conferma di ciò, basti pensare che la partita d’esordio del 1 gennaio ha catturato un numero di spettatori cinque volte maggiore rispetto ai telespettatori attuali che avevano seguito la quindicesima giornata della Liga. Un numero che mostra come ormai il calcio classico debba essere svecchiato e debba offrire sempre più contenuti divertenti e attraenti per il pubblico. Le partite, dunque, non hanno nessuna copertura televisiva, essendo un torneo amatoriale e dedicato al mero divertimento.
La competizione continua ad avere un grandissimo successo che si protrarrà anche nel tempo. Tutto merito della genialata di Piqué che è stato accompagnato anche dal celebre streamer Ibai Llanos che ha all’attivo 8 milioni di seguaci su Instagram. Kings League, dunque, ha cambiato radicalmente il calcio tradizionale, convertendolo in quello che i due creatori hanno definito un vero e proprio “circo” stravagante.
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