Coppa del Mondo Biathlon 2023, Wierer terza e seconda rispettivamente nella sprint e nell’inseguimento. Non si smuove dal podio Julia Simon, che però vede ridursi il distacco da un’Elivira Oeberg incontenibile. Tra gli uomini continua il dominio di Johannes Boe, che festeggia i cento podi in carriera vincendo le due gare in programma. Bene Giacomel, sesto nella sprint e quinto nell’inseguimento, mentre Lisa Vitozzi torna a vedere i “fantasmi” che ne hanno condizionato la scorsa stagione.
Con la staffetta mista disputatasi oggi si chiude l’appuntamento di Pokljuka, quarta tappa della Coppa del Mondo di Biathlon. Una staffetta mista che vede trionfare la Norvegia del duo Christiansen-Tandrevold, capaci di prendersi la rivincita sulla Francia, oggi rappresentata da Guiggonat e Jeanmonnot, che li aveva preceduti nel world team challenge di Gelsenkirchen (a competere erano stati Julia Simon e Fabien Claude).
Vince utilizzando cinque ricariche la coppia norvegese, una in meno dei transalpini e tre in meno della coppia Svizzera, meravigliosa terza classificata con Hartweg e Barsega. L’Italia ha schierato Braunhofer e Passler ma si è dovuta accontentare dell’undicesimo posto finale, utilizzando sei ricariche.
Molto meglio è andata nella 4X7,5 mista, dove gli azzurri Wierer, Vitozzi, Bionaz e Giacomel hanno conquistato il secondo posto, con sette ricariche utilizzate, al pari della Francia, che ha vinto la gara schierando Fabien Claude, Quinten Fillon Maillet, Julia Simon e Anais Chevalier. Completa il podio la Svezia, di Martin Ponsiuloma, Jasper Nelin, Mona Brorsson ed Elvira Oeberg, che sono ricorsi a cinque ricariche per coprire tutti i bersagli.
Non sono mancate le soddisfazioni, raccolte a piene mani nelle gare individuali, una sprint e un inseguimento, che si sono disputate sin da giovedì tanto in campo maschile quanto femminile. Grandi protagonisti sono stati Dorothea Wierer e Tommaso Giacomel.
Doro ha aggiunto altri due podi a quello conquistato nella staffetta (salgono a cinque i podi stagionali), grazie al terzo posto ottenuto nella sprint, dove non ha commesso alcun errore al tiro, e al secondo posto nell’inseguimento, dov’è riuscita a recuperare su una impressionante Simon (sei podi consecutivi, contando il World team challenge), e arrendendosi solo a una straripante Elvira Oeberg.
Proprio Simon ed Oeberg sembrano destinate a dare vita al duello che contraddistinguerà la corsa alla generale, ma Dorothea, grazie ai risultati ottenuti in Slovenia, si issa al quinto posto in classifica a una manciata di punti dal terzo posto occupato da Denise Hermann (411 a 432).
Crolla invece, dopo una confortante prima parte di stagione, la nostra Lisa Vitozzi. Disastrosa la serie in piedi che ha aperto la sprint di Pokljuka, con quattro errori che l’hanno condannata a un infruttuoso sessantacinquesimo posto finale, impedendole l’accesso all’inseguimento.
Inseguimento cui hanno preso parte anche Samuela Comola, trentanovesima e in zona punti nonostante due errori al poligono, e Federica Sanfilippo, che ha chiuso la gara in quarantasettesima posizione.
Nell’inseguimento, fatta eccezione per una Oeberg imprendibile, c’è stata lotta per le posizioni di podio. Wierer ha dovuto battagliare soprattutto con la ceca Fialkova, che ha ceduto il passo solo dopo gli errori commessi nelle serie in piedi, dopo esserle rimasta alle calcagna sino a metà gara. Gli errori di Fialkova e Trandevold, nel finale, hanno permesso al pettorale giallo Simon di conquistare un altro podio e limitare i danni al cospetto dell’exploit della Oeberg.
Simon guida ora la classifica con 601 punti, 31 in più della svedese che sta crescendo sempre più in condizione, e potrebbe spuntarla alla lunga.
Tra gli uomini, continua lo strapotere di Johannes Boe. Il norvegese ha letteralmente dominato la sprint del venerdì, che ha chiuso con 48 secondi di vantaggio sul fratello Tarej, nonostante un errore in più, e con 55” sul suo diretto inseguitore nella classifica generale, Sturla Lagraeid, che ora sconta 104 punti di ritardo dalla vetta.
Boe relega il più giovane connazionale al terzo posto in entrambe le gare, e festeggia i 100 podi in carriera con un bis di successi che mancava dalla tappa di Hochfilzen, dacché ad Annecy erano arrivati due terzi posti, nell’inseguimento e nella mass start.
Un pizzico di rammarico per quanto di buono fatto vedere da Tommaso Giacomel: il ventiduenne finanziere si era trovato in seconda posizione, dopo il primo poligono della sprint, approfittando proprio degli errori dei due fenomeni norvegesi. Due bersagli mancati nella serie in piedi gli sono costati un podio che sarebbe stato certo.
Giacomel ha comunque conquistato la prima top five a livello individuale nella successiva gara inseguimento, commettendo due errori nell’ultima serie in piedi, dopo che all’uscita dal terzo poligono era in lizza per il secondo posto conquistato poi da Fillon Maillet.
Risultati che proiettano Tommaso al diciassettesimo posto nella generale, e ne cementano le credenziali quale atleta di punta del movimento maschile azzurro.
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